Rave non autorizzato a Roma per protesta contro il decreto voluto da Meloni: immediato l’intervento della Polizia

Rave non autorizzato a Roma: più di duecento persone si sono date appuntamento in pieno giorno alla Terme di Caracalla, nel centro della Capitale. La festa, come spiega e mostra Repubblica sul suo sito, sarebbe cominciata da alcune ore. E non sarebbe mancato nemmeno qualche momento di tensione tra la polizia e i partecipanti. Al momento, comunque, le forze dell’ordine starebbero facendo entrare le persone solo da via di Valle delle Camene per evitare disagi al traffico.

A un certo punto – racconta Repubblica – “gli agenti hanno respinto 2 o 3 partecipanti intenti a passare per via delle Terme di Caracalla” e a quel punto “un piccolo gruppo si è avvicinato alle forze dell’ordine protestando. Poi la situazione è tornata alla normalità e dai microfoni gli organizzatori hanno lanciato un appello a ‘evitare di cadere nelle provocazioni’“. Il rave è stato organizzato e promosso sui social nei giorni scorsi, attraverso un volantino rivolto “a chi suona, a chi balla, a chi lotta, a chi studia, a chi lavora, a chi abita, a chi occupa”.

La protesta, invece è contro il decreto rave: “Il governo Meloni ha dichiarato guerra ai poveri, mostrando la faccia feroce contro le persone comuni, garantendo impunità a poteri forti e padroni. Oggi è toccato ai rave ma domani toccherà a chi occupa le scuole, le università, le fabbriche, le case, a chi sceglie di scendere in strada, a chi decide di lottare e a chi non ha scelta”. Gli organizzatori lo hanno chiamato “Pic-nic libero e autogestito”, invitando a una mobilitazione gioiosa.

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