Si è spento all’età di 89 anni questo pomeriggio a Villanova di Forlì Ercole Baldini, storico corridore e campione del ciclismo degli anni ’50. Fu uno dei primi corridori romagnoli a salire alla ribalta del grande ciclismo internazionale. Per le sue strepitose caratteristiche di cronoman, era stato ribattezzato l’Elettrotreno di Forlì.
In carriera si è distinto sia nelle discipline della pista che nel ciclismo su strada. Dei suoi tanti successi, indelebile resta il ricordo del record dell’ora stabilito nel 1956 al Velodromo Vigorelli di Milano: il suo 46,394 gli consentì di spodestare una leggenda come Jaques Anquetil.
Nello stesso anno, ancora dilettante come regole dell’epoca imponevano, trionfò anche ai Giochi Olimpici di Melbourne vincendo la medaglia d’oro nella prova in linea su strada e nei mondiali su pista di Copenaghen si aggiudicò l’oro nell’inseguimento individuale riservato ai dilettanti.
Passato professionista con la Legnano nel 1957, visse un altro anno magico nel 1958 con la vittoria del Giro d’Italia (4 tappe vinte di cui 3 a cronometro) e nel Mondiale di Reims vinto davanti all’idolo di casa Lousion Bobet. Nella storia del ciclismo italiano non c’è stato nessun altro dopo lui ad aver vinto Giro, Mondiale e oro olimpico in carriera.
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