Consulta, la sentenza infame riaccende Roberto Speranza: il responsabile delle peggio nefandezze, con la complicita’ di Repubblica, alza la testa e accusa la maggioranza di centrodestra

Intervista all’ex ministro della Salute: “Il virus ci stava travolgendo. Mi hanno attaccato ma sono tranquillo. I due fari sono sempre stati la scienza e il diritto alla salute”

Roberto SperanzaĀ ĆØ stato il ministro della pandemia. Da politico si ĆØ trovato alla guida della sanitĆ  nel primo Paese occidentale colpito, anzi travolto, dal coronavirus. Dopo i primi durissimi mesi sono arrivati i vaccini e la storia ĆØ cambiata completamente. L’obbligo ĆØ stato usato per incentivare le somministrazioni e proteggere le categorie piĆ¹ esposte.

LaĀ Consulta ha respinto i ricorsi contro l’obbligo. Come accoglie la decisione?
“In questi anni abbiamo fatto scelte anche difficili ma sempre seguendo due principi fondamentali: il primato del diritto alla Salute, anche sugli altri interessi in campo, e la centralitĆ  dell’evidenza scientifica. Con questi due fari ĆØ evidente che la nostra strategia sia stata quella di puntare con forza su vaccini, che sono stati fondamentali per contenere e combattere un virus che in quel momento era la principale sfida per tutti i Paesi.Ā I nove mesi senza vaccini,Ā del resto, sono stati durissimi in termini di ricaduta sulle persone e anche sulle attivitĆ  sociali ed economiche”.

Temeva che alcune delle questioni avanzate fossero giudicate fondate?
“Non ho mai avuto dubbi sul nostro operato, come sono convinto che le scelte siano sempre state prese con rigore e ponderazione. La decisione conferma la validitĆ  del nostro approccio e mi conforta. La nostra strategia ĆØ stata quella di puntare con grande determinazione sulla copertura piĆ¹ larga possibile della popolazione. La sentenza della Corte, che rispetto e che leggerĆ² con grandissima attenzione, riconosce in fondo la razionalitĆ  delle scelte che son state fatte, ispirate sempre dal principio della difesa del diritto alla salute delle persone, seguendo l’evidenza scientifica”.

Da cosa siete partiti per arrivare all’obbligo?
“Ho sempre dato massimo ascolto e seguito ai pareri del Cts e anche a quelli del Comitato nazionale di bioetica, presieduto da Lorenzo d’Avack. Quell’organismo si era espresso anche sull’obbligo, considerando ragionevole prevederlo per le categorie piĆ¹ esposte al virus. Le nostre scelte sono state sempre molto ponderate”.

L’introduzione dell’obbligo ĆØ stata difficile dal punto di vista politico?
“Ci trovavamo in una fase molto molto difficile. I contagi erano alti, gli ospedali sotto una pressione eccessiva e dinanzi a questo quadro il governo ha deciso di fare una scelta forte. Del resto, i governi devono scegliere. La strada intrapresa ĆØ stata giusta e oggi l’Italia sta meglio grazie a numeri straordinari di diffusione di prima, seconda e terza dose. Questo ĆØ il punto. Il governo ha protetto il Paese e la salute delle persone. Di fronte a questo obiettivo le strumentalizzazioni che abbiamo visto lasciano il tempo che trovano. Alla fine, oltre il 90% dei cittadini si sono vaccinati”.

Lei ha definito piĆ¹ volte il vaccino come “game changer”.
“Secondo l’Istituto superiore di sanitĆ  ha salvato la vita ad almeno 150 mila persone nel nostro Paese. Questo ĆØ il dato fondamentale, la veritĆ ”.

Ha ricevuto tanti attacchi, cosa prova adesso?
“Io ho sempre operato nell’esclusivo interesse del Paese, fedele al giuramento fatto ben due volte nelle mani del presidente della Repubblica. La decisione mi conforta, ma non avevo dubbi”.

Ha criticato il nuovo governo per le posizioni sui vaccini. Il ministro Schillaci ha appena presentato uno spot per promuoverli. Cosa ne pensa?
“La campagna di vaccinazione, lo voglio ribadire, non ĆØ patrimonio di Speranza, di Figliuolo o di Draghi ma del Paese. ƈ grazie a quella se adesso stiamo tutti meglio e l’Italia ĆØ piĆ¹ forte. Il mio invito al governo ĆØ di smettere di trattare il tema vaccini come se fossimo in campagna elettorale, visto che ĆØ finita. Chi ha voluto strumentalizzare per qualche voto dei No Vax ha raggiunto il suo fine, ha preso quei voti. Ora mi auguro che la campagna del ministro Schillaci sia di successo. Sono all’opposizione, certo, ma spero che il governo faccia il meglio per la lotta al coronavirus. Quando si danno segnali sulla fine della pandemia e l’inutilitĆ  dei vaccini si rischia di tagliare il ramo su cui si ĆØ seduti”.

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