di Alessio Campana per Repubblica
Da cinque anni combatte con la giustizia per aver cercato di rubare alcune scatolette di tonno sottolio dal valore di 26 euro e 40 centesimi perchĆ© aveva fame. E il processo mai entrato nel merito, per un difetto di notifica, dovrĆ ripartire da capo.
Protagonista della vicenda giudiziaria ĆØ un clochard, straniero di 60 anni, che alla fine di luglio del 2017 era stato sorpreso dagli addetti alla sicurezza mentre cercava di portate via le confezioni da un supermercato di via Pisino, al Collatino.
La mattina del 29 novembre avrebbe dovuto celebrasi la prima udienza ma tutto si ĆØ fermato e gli atti saranno riesaminati dalla procura. All’uomo senza fissa dimora viene contestata l’aggravante del “mezzo fraudolento” – perchĆ© avrebbe tentato di uscire dal supermercato passando per l’entrata anzichĆ© dall’uscita. E lƬ ha trovato lāaddetto la sicurezza che lo ha bloccato.
L’uomo non aveva neppure cercato di fuggire o di opporre resistenza. E non era la prima volta che si trovava in questa condizione. La procura infatti gli contesta di aver rubato, giĆ in passato, altri generi alimentari. Non oggetti di valore ma solo cibo.
L’imputato infatti fa parte di quell’esercito di uomini e donne che vivono sui marciapiedi della Capitale e che ogni giorno cercano un modo per sfamarsi.
Adesso i tempi rischiano di dilatarsi per un reato probabilmente dovuto allo stato di grave indigenza. Anche se la procura oltre al tentato furto contesta una presunta ricettazione, perchƩ trovato in possesso di un portafogli che sarebbe stato il bottino di un furto precedente. Accuse che potrebbero portare il clochard in carcere.
Il clochard dovrĆ attendere ancora del tempo, non si sa ancora la nuova data del processo, prima di conoscere il suo destino e di conoscere l’esito della vicenda giudiziaria. Anche se l’uomo non ĆØ neppure mai comparso davanti al giudice.
Lui ĆØ uno dei seimila “invisibili” che cercano un riparo nelle baracche e nei giacigli di fortuna che, con l’inverno alle porte, si sono moltiplicati dal centro alla periferia.
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