Papa Ratzinger si è detto pronto ad andare in tribunale a 95 anni: deve difendersi dall’accusa dall’accusa di non avere agito contro un prete pedofilo seriale

La nota vicenda del cosiddetto “padre H.” è pronta ad arrivare in tribunale. Il papa emerito Benedetto XVI ha dato la propria disponibilità a difendersi in un tribunale tedesco, tramite una memoria difensiva, dall’accusa di non avere agito contro un prete pedofilo seriale all’epoca in cui era arcivescovo di Monaco di Baviera. Con questa decisione di Ratzinger il processo, che non ha rilevanza penale ma può aiutare a ricostruire la vicenda storica, può continuare. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo.

Il Papa emerito Benedetto XVI intende difendersi in tribunale nell’ambito dell’inchiesta sugli abusi di preti pedofili in Germania che lo vede coinvolto. La denuncia era stata sporta da un uomo che ha affermato di aver subito abusi da parte di un prete, che fu trasferito nella diocesi di Ratzinger, che all’epoca era arcivescovo di Monaco e Frisinga. L’avvocato del querelante, Andreas Schulz, alla Dpa, come riportato da Libero, ha dichiarato: “Se la Chiesa cattolica e gli imputati, con l’eccezione del noto recidivo H., si attengono a quello che è costantemente affermato, cioè di mantenere il proprio impegno cristiano e di riconoscere l’ingiustizia commessa, la causa avrà successo. Se non lo fanno il danno alla loro reputazione sarà ancora più grave e la Chiesa cattolica accelererà l’erosione della fede. Se l’ex pontefice non si fosse dichiarato disposto alla difesa sarebbe andato incontro a una sentenza in contumacia”. 

Il 95enne Papa emerito Joseph Ratzinger si sarebbe affidato allo studio legale Hogan Lovells per difenderlo dalle accuse di aver tenuto “comportamenti erronei” nel gestire casi di preti pedofili a Monaco. Accuse che sono diventate più forti dopo che lo scorso gennaio è stato pubblicato il rapporto indipendente sugli abusi sessuali nell’arcidiocesi bavarese, che Ratzinger guidò dal 1977 al 1982. Ora Joseph Ratzinger e gli altri accusati hanno tempo fino al 24 febbraio per presentare una memoria difensiva. Come riportato da La Repubblica, la Garchinger Initiative Sauerteig, associazione di fedeli nati nella parrocchia di Garching per fare luce sulle malefatte di padre H., ha accolto in modo positivo la decisione del Papa emerito. Rosi Mittermeier, portavoce dell’associazione, ha dichiarato: “Per noi è importante che un tribunale statale chiarisca come sono avvenute le cose sia tra le diocesi che al suo interno. Chiarire il fatto che gli abusatori seriali si muovessero avanti e indietro e potessero ricominciare da capo ad ogni nuova destinazione, per così dire, come tabula rasa, sebbene fossero già stati in diverse parrocchie e le accuse fossero ormai note”.

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