È stato uno degli anti eroi del punk che alla fine degli anni settanta ha rivoluzionato il ruolo, la funzione e l’essenza della chitarra rock. È morto a 65 anni Keith Levene, fondatore dei Public Image Ltd e dei Clash. La notizia è stata data da Adam Hammond, scrittore, che ha rivelato che Levene è morto venerdì 11 novembre. “È con grande tristezza che comunico che il mio caro amico e leggendario chitarrista dei Public Image Limited Keith Levene è morto venerdì 11 novembre”, ha scritto Hammond.

Dopo aver esordito nel mondo musicale come roadie per gli Yes, Levene stringe un sodalizio artistico con Mick Jonessono loro i fondatori dei Clash, nel 1976, loro che convincono Joe Strummer ad unirsi alla band. Nel gruppo, però, Levene resta solo per pochi mesi, il tempo di comporre una canzone – What’s My Name – e di essere allontanato dalla band sia perché tre chitarre erano un eccesso barocco che nessun gruppo punk poteva consentirsi, sia per divergenze sulla direzione stilistica del gruppo. Nel 1978 la fondazione dei Public Image con l’ex Sex Pistols Johnny Rotten, che Levene incontra proprio durante un concerto dei Clash e dei Pistols in un pub di Sheffield nel 1976.

Ed è proprio in questa band che Levene si fa architetto della nuova funzione della chitarra. Basta ascoltare la prima canzone del primo album dei PiL: Theme. Niente più tecnicismi, addio agli assoli che avevano saturato gli anni ’70 fino a quel momento. Ma spigoli, frenesia, timbri metallici e note in levare. Il disinteresse verso armonie risolte. Macerie di cristallo. Una radicalizzazione del suono che prima di allora era semplicemente sconosciuta. Una decostruzione della chitarra rock che per Levene è qualcosa di programmatico: sceglie quella strada, disimpara a suonare dopo anni trascorsi cercando di emulare Hendrix, Page e i chitarristi della band del progressive rock.La sua strategia era quella degli “errori volontari”: quando qualcosa veniva fuori come “sbagliato”, dissonante, Levene coglieva l’occasione per entrare i territori musicali sconosciuti. “L’idea era quella di sfondare il muro del condizionamento: di entrare in uno spazio nuovo”. L’avventura nei PiL si interrompe nel 1983. Da allora e fino a ieri una carriera che non è mai andata al di là del terreno della sperimentazione.

“Tutti possono suonare la chitarra ma io non voglio farlo come nessun altro”, il passaggio di un’intervista del 2017 che potrebbe essere la sintesi di tutta la sua carriera. Se una cosa è certa è che Keith Levene non lo ha mai fatto. Ma migliaia di musicisti hanno provato a suonare la chitarra come lui.