Clandestini e navi pirata, Piantedosi conferma l’intenzione di ristabilire regole ferree: si pensa anche a chiudere nuovamente i porti italiani

Italia è decisa ad aumentare la pressione sulle Ong che trasportano i migranti. A rivelare la stretta del governo Meloni è il sito dell’Ansa che fa sapere che la minaccia principale è quella di multare e di sequestrare le imbarcazioni delle organizzazioni. Non sono pronte bozze o documenti definitivi al ministero dell’Interno, ma l’idea di Matteo Piantedosi è quella di riprendere in mano i decreti sicurezza voluti all’epoca del governo Conte da Matteo Salvini. L’obiettivo è quello di avere in mano strumenti più incisivi per bloccare le navi.

Il decreto interministeriale che permette lo sbarco sulle coste italiane solo a fragili, donne e bambini potrebbe essere anche utilizzato per arrivare al sequestro amministrativo degli scafi se le Ong non rispettassero alla lettera il testo. C’è poi la voglia di sanzionare le organizzazioni umanitarie, con cifre però più basse rispetto al passato: si oscilla tra i 10mila e i 50mila euro di sanzioni. Inoltre il ministro Piantedosi potrebbe riproporre la norma che concede la possibilità di limitare o vietare l’ingresso, il transito e la sosta alle navi per motivi di sicurezza. In sostanza la chiusura dei porti e un maggior controllo degli sbarchi, “costringendo” le Ong a rispettare le leggi internazionali. Il governo va avanti senza sosta dopo le tensioni con la Francia.

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