Conte capo politico dei Cinquestelle con la frode: Alessandro Di Battista, la clamorosa accusa di cosa accadde agli Stati generali dell’oramai ex ‘movimento’

Alessandro Di Battista è stato tra i primi a credere fermamente nel Movimento 5 Stelle e a al fondatore Gianroberto Casaleggio deve tutto, come ha ricordato durante l’intervista a “Belve”, su Rai Due. Il percorso politico poi si è fermato alle elezioni politiche del 2018, quando Di Battista decise di non ricandidarsi, pentendosene poi successivamente: “Quando tu esci, poi difficilmente ti fanno rientrare. Portavo mio figlio in piscina e passavo sotto alla Farnesina, sapevo che c’era Luigi Di Maio e c’era una parte di me che rosicava, lì ci sarei potuto stare io, poi passa il tempo e quando tu capisci che hai seminato riconosci che alcune scelte che ti penalizzano da un lato, ti premiano dall’altro”. C’è anche spazio per rivelare qualche delusione politica e umana, in seguito alla rottura col Movimento: “Agli Stati Generali prendo il triplo dei voti di Di Maio, ma non vengono pubblicati, volutamente. Furono i miei ex colleghi a cercare in ogni modo di evitare che Di Battista diventasse il capo politico, con l’idea: ‘noi eleggiamo Conte così Conte sistema Di Battista e poi noi controlliamo Conte’. Invece è stato Conte a far fuori loro”.

Tra i colleghi che lo delusero profondamente ci furono Roberto Fico e Luigi Di Maio, con quest’ultimo Di Battista era legato anche a una profonda amicizia. Ma i rapporti tra i due si sono interrotti. In tutti questi anni Di Battista non ha mai pensato a fondare un suo Movimento: “Non si tratta di paura, se non costruisci adeguatamente dal basso, poi fai la fine di tante liste che hanno preso l’1%”. In compenso da Destra a Sinistra lo hanno cercato per offrirgli un posto in Parlamento, anche Fratelli d’Italia sondò il terreno per capire le sue mosse politiche future. Tra gli aspetti inediti della vita dell’ex parlamentare anche una partecipazione ai casting, da ragazzino, ad “Amici di Maria De Filippi” come attore. Ma in studio c’era Rossella Brescia così Di Battista si è lanciato in un ballo con lei. Non passò il provino. Infine Di Battista ha espresso parole di stima per l’attuale leader del Movimento 5 Stelle definito “galantuomo”, fino all’imitazione a sorpresa dell’ex premier.

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