Nuova giornata di attesa per le due navi Ong, Humanity 1 e Geo Barents: ieri hanno potuto fare scendere i migranti giudicati “fragili” dai medici inviati dalla Guarda costiera italiana, ma ora si rifiutano di ripartire con gli altri 250 profughi in discrete condizioni di salute. Sulla Ocean Viking, fuori dalle acque territoriali, ci sono altre 230 persone. Situazione diversa per la Rise Above, a cui è stato assegnato il porto di Reggio Calabria, dove sono sbarcati tutti gli 89 migranti a bordo. Il gruppo è composto da 55 adulti, tra cui 19 donne, e 34 minori, 8 dei quali di età inferiore ai 7 anni.

Nel frattempo continuano i contrasti tra governo e opposizione sull’accoglienza dei richiedenti asilo soccorsi dalle quattro navi umanitarie presenti nel Mediterraneo. Il presidente della Repubblica, commentando il rapporto Migrantes, ha detto: “L’ITalia è un Paese acogliente, coltivi le sue tradizioni”. Mentre la Francia ha ribadito all’Italia: “Rispetti il diritto internazionale”. Parigi sostiene lo sbarco per far poi scattare il meccanismo di solidarietà europeo con la redistribuzione dei migranti.

Migranti, Piantedosi: “Ci stiamo comportando con umanità e fermezza. Valuteremo caso per caso”

Ong basca rinvia missione in Mediterraneo. Salvini: “Avanti così”

“L’Aita Mari rinvia temporaneamente la sua missione di salvataggio finché non verrà a conoscenza della posizione del nuovo governo italiano, il quale avverte che non consentirà lo sbarco di migranti a meno che non siano gravemente malati”. Così la Ong basca Salvamento Maritimo Humanitario sui social. Il commento del ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Avanti così. L’Italia non sarà complice del traffico di esseri umani. Qualcuno inizia a capirlo?”.

Sos Mediterranée: “Su Ocean Viking quadro disperato”

“La situazione a bordo della Ocean Viking è disperata. Ci sono 234 persone, tra cui 55 minori dei quali 43 non accompagnati, il più piccolo ha tre anni. Le donne sono 15. La nave è in attesa in mare da 20 giorni, abbiamo fatto più di 30 richieste alle autorità per un porto sicuro. Diciassette persone hanno bisogno di diagnosi a terra, 3 di essere ospedalizzate, una ha la polmonite e non risponde agli antibiotici. Di tutto questo le autorità sono state infornate passo passo”. Lo dice il portavoce di Sos Mediterranee, Francesco Creazzo, parlando con i cronisti nel molo dieci del porto di Catania.
Il portavoce spiega che a bordo della Ocean Viking “c’è la federazione internazionale della Croce Rossa”. L’imbarcazione si trova in acque internazionali e il porto più vicino sarebbe quello di Pozzallo.

Rise Above: “Divieto di scendere per equipaggio”

Non è stato possibile per i giornalisti, dopo che è stato ultimato lo sbarco degli 89 migranti a bordo nel porto di Reggio Calabria, parlare con l’equipaggio della nave Rise Above gestita dalla ong “Mission Lifelive”, che ha salvato i migranti e che, con loro, è rimasto per giorni al largo della costa orientale della Sicilia in attesa che gli venisse assegnato un porto. Le autorità italiane non hanno concesso ai componenti dell’equipaggio di scendere dalla nave.