Letizia Moratti se ne va con i suoi simili: dopo essersi dimessa per protesta contro i sanitari reintegrati, annuncia la sua candidatura con Renzi e Calenda

Adesso è ufficiale: Letizia Moratti sarà la candidata del Terzo polo alle regionali in Lombardia.

“Insieme con Carlo Calenda e Matteo Renzi – fa sapere Moratti in una nota – ho condiviso l’avvio di un percorso che mi vedrà candidata alla presidenza di Regione Lombardia”.

Pd: no Moratti, non ci facciamo imporre niente
La candidatura a presidente della Lombardia di Letizia Moratti “non è un’opzione e anche dall’assemblea è uscita questa indicazione.

Non credo possa funzionare che c’è qualcuno che decide anche per gli altri.

Siamo disponibili a confrontarci ma non vogliamo imporre niente a nessuno né farci imporre niente da nessuno”.dice il segretario del Pd lombardo Vinicio Peluffo a margine dell’assemblea regionale convocata oggi a Milano. Anche l’ipotesi di ticket tra Moratti e Carlo Cottarelli “non è un’opzione” per il segretario. Non è esclusa a priori invece una possibile alleanza con la lista civica di Moratti. (ANSA)

Letizia Moratti si dimette da vicepresidente e assessore del welfare della Regione Lombardia e il presidente attuale, il leghista Attilio Fontana, la sostituisce con l’ex numero uno della Protezione civile e già sottosegretario in uno dei governi guidati da Silvio Berlusconi, «Di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia. Una decisione presa da tempo ma comunicata solo ieri: «Per rispetto dei cittadini in considerazione del delicato momento socio-economico del paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo governo per rendere nota la mia posizione». Moratti ha attribuito le proprie dimissioni alla contraddittorietà dei «provvedimenti sulla lotta all’epidemia di Covid: da una parte l’obbligo di mascherine in ospedali e Rsa, e dall’altra l’anticipo del reintegro dei sanitari non vaccinati, il condono sulle multe e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini». Fontana, invece, ha indicato nella volontà di Moratti di schierarsi con il centrosinistra per le prossime regionali la vera ragione delle dimissioni.

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  1. Chi avvalla le imposizioni vaccinali e le mascherine non merita nemmeno di essere nominato. Fatevi la quinta dose e se sopravvivete vuol dire che vi sieti fatti almeno un placebo, se non tutti ormai non si scappa, i sieri uccidono. Non riprovate nemmeno a mettere un obbligo con questo veleno che stavolta non passerà…

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