Armi all’Ucraina, Crosetto sputtana Conte come merita: tutte le decisioni prese dal governo Draghi avallate e votate dai Cinquestelle

Dopo avergli risposto a caldo, Guido Crosetto replica a Giuseppe Conte anche con un’intervista concessa al Corriere della Sera. Il tema è l’invio di armi all’Ucraina: il leader grillino, alla marcia della pace di Roma, aveva intimato al ministro della Difesa di “non azzardarsi” a non consultare il Parlamento sul punto. E non si capisce perché non avrebbe dovuto farlo: ipotesi subito respinta al mittente dal gigante e fondatore di FdI.

E come detto ora Crosetto torna sul punto. “L’onorevole Conte può stare sereno: il ministero, non il ministro, che non dispone delle istituzioni ma le serve, seguirà le leggi come sempre”, spiega al Corsera. “Il ministro della Difesa sta facendo quello che lui e altri hanno deciso di fare dicendo sì ai cinque decreti per l’invio di armi decisi dal governo Draghi del quale i Cinque stelle erano il maggior sostegno parlamentare – osserva Crosetto -. Se oggi ha cambiato idea è per altro: per strumentalizzare il corteo e le ragioni delle associazioni pacifiste, che rispetto e comprendo e con cui sarò sempre disponibile a interloquire”, picchia duro.

E ancora, il ministro aggiunge: “Con Conte che non è interessato né al dialogo né al percorso coerente ma cerca solo di metterci su una bandierina e seguire la convenienza del momento. Un rapporto politico serio è, francamente, complesso”, rimarca. “Saranno utilizzate le stesse procedure che il governo precedente, e lui stesso, hanno utilizzato e avallato. Quanto alla sua frase minacciosa e intimidatoria, temo abbia come presupposto culturale un approccio alle istituzioni privatistico e autoritario. Probabilmente frutto della sua esperienza di governo, vissuta in un momento di ‘compressione democratica’ creatasi a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza e dell’utilizzo dei Dpcm durante la pandemia. Forse ha maturato un’idea sbagliata sulle istituzioni e il loro potere“, chiosa Crosetto.

Ma nell’intervista si parla anche d’altro. Chiedono per esempio a Crosetto se sull’immigrazione condivide la linea Piantedosi. “Non è una sua invenzione ma il trattato di Dublino. Se sali su una nave che batte bandiera tedesca, sei in Germania. Non capisco la meraviglia”, taglia corto. Infine, quando gli chiedono se i rapporti con gli alleati lo preoccupano, risponde: “In CdM il clima è ottimo. I problemi fanno parte dell’umanità. Il punto è come li affronti e come li risolvi“, conclude sibillino Crosetto.

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