“Devono essere accolti dalle nazioni di provenienza delle Ong” Clandestini, tenetevi forte: l’Unione Europea ha dato ragione al Ministro Piantedosi

E ora come la mettiamo, compagni Dem, onorevoli Soumahoro (quello in parlamento con gli stivali di gomma volutamente sporchi di fango), Fratoianni (quello con Bonelli), e paladini tutti dell’immigrazione indiscriminata? L‘Unione EuropeaĀ ha subito dato ragione aĀ Matteo Piantedosi, quel “razzistaccio” del nuovo ministro dell’Interno, ex prefetto di Roma ed ex capo di gabinetto diĀ Matteo SalviniĀ quando il leghista era al Viminale, il quale prima ha negato lo sbarco in Italia delle centinaia di migranti a bordo delle navi Ocean Viking e Humanity One che battono bandiera norvegese e tedesca, Ā«perchĆ© la condotta delle Ong non ĆØ stata in linea con le norme in materia di sicurezza, controllo delle frontiere e contrasto all’immigrazione illegaleĀ», e poi ha informato che Ā«i migranti sono saliti sulle imbarcazioni in acque internazionaliĀ» e dunque Ā«secondo il codice della navigazione e la giurisdizione sono Norvegia e Germania a doversi occupare dell’assistenza e dell’accoglienzaĀ».

FACCE DEM
Ieri – e possiamo solo immaginare la faccia di Dem e affini – la portavoce della commissione Ue in materia di migrazioni,Ā Anitta Hipper,Ā ha confermato che ĆØ Ā«lo Stato di bandiera della nave ad avere la responsabilitĆ  primaria di garantire la conformitĆ , gli standard internazionali e dell’UnioneĀ».
Norvegia e Germania, per l’appunto. Hipper ha inoltre tenuto a precisare che l’Europa, per ciĆ² che riguardaĀ Ocean VikingĀ eĀ Humanity One,Ā Ā«non ĆØ coinvolta nĆ© responsabile del coordinamento delle operazioniĀ». Successivamente ha rivolto un invito ai Paesi membri e alle Ong a Ā«rispettare le leggiĀ» e a Ā«salvare rapidamenteĀ» chi ĆØ in difficoltĆ . Ā«Gli Stati membri si sono impegnati ad attuare un meccanismo di solidarietĆ  volontario concepito per sostenere le nazioni piĆ¹ colpite dalle sfide migratorie, con un’assistenza basata sulle necessitĆ  da parte delle nazioni dell’Unione, complementare al sostegno europeo, offrendo ricollocazioni e contribuiti finanziari. L’Italia, attualmente sottoposta a una forte pressione migratoriaĀ», ha concluso la portavoce Ue, Ā«ĆØ stata la prima a veder ripartire le ricollocazioni volontarieĀ». SƬ: fino a un certo punto, perchĆ© negli ultimi tre anni conĀ Luciana LamorgeseĀ il centro d’accoglienza di Lampedusa ĆØ tornato a esplodere e i partner europei non hanno fatto a gara per offrire aiuto.

L’altra notizia di giornata, decisamente significativa, ĆØ che l’Ue sta discutendo una proposta per il ricollocamento volontario tra i Paesi che coinvolga almeno 5 mila migranti all’anno con la prospettiva di arrivare a 10 mila. L’ok dell’Ue alla linea Piantedosi ĆØ arrivato pochi giorni dopo le parole del commissario Ue per il Mercato interno, il franceseĀ Thierry Breton, nei confronti di Giorgia Meloni (Ā«Non ho dubbi che il nuovo governo italiano sarĆ  in grado di rispettare gli impegniĀ», Ā«ho parlato con Draghi ed ĆØ molto fiducioso, e io non sono mai stato preoccupatoĀ») e ieri la premier ha parlato anche di migrazioni, al telefono col cancelliere tedescoĀ Olaf Scholz.Ā Il quale poco dopo ha diffuso una nota per complimentarsi per l’avvio della nuova collaborazione.

TUTTI A BORDO
Dicevamo di Nicola Fratoianni, il capo e deputato di Sinistra Italiana che ha raccolto l’esortazione di Aboubakar Soumahoro ai parlamentari a salire a bordo delle navi delle Ong: Ā«Personalmente ci sono salito piĆ¹ di una volta eĀ sono d’accordo,Ā ĆØ utile, doveroso, perchĆ© quando vedi quello che accade nel piĆ¹ grande cimitero a cielo aperto del mondo impari qualcosaĀ». Erano i tempi in cui Richard Gere scendeva dagli yatch con jacuzzi per salire sui barconi carichi di migranti a favore di selfie.

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