“LI faccio schiumare: ho cambiato anche il nome del ministero” Lollobrigida oramai ha capito che basta poco per far andare in tilt la feccia rossa

Il ministero delle Politiche agricole cambia nome: “Si chiamerà Masaf, ovvero ministero delle Politiche agricole della Sovranità alimentare e forestale”. Lo ha annunciato il ministro Francesco Lollobrigida, alla sua prima uscita pubblica da ministro, a margine del ventennale del Centro Agroalimentare Romano. “Il decreto per la nuova denominazione non sarà in questo Cdm ma nel prossimo”, ha precisato. Chissà se anche questo, dopo la polemica su “Istruzione e merito”, farà arrabbiare la sinistra.

Lollobrigida, poi, ha parlato anche delle ipotesi al momento sul tavolo: “L’Iva al 5 per cento per alcuni prodotti alimentari è un’ipotesi su cui stiamo lavorando con il Mef, cercando di capire se c’è questo tipo di possibilità, anche in linea con quello che hanno fatto alcuni stati europei”. Il ministro ha spiegato che lavorerà in stretta collaborazione anche col ministero del Mare: “Siamo fortunatamente un governo molto coeso e molto compatto che lavorerà insieme, senza la conflittualità tipica delle correnti e delle forze politiche che spesso hanno impedito di sviluppare una strategia in nome del protezionismo di alcuni ambiti di potere o peggio delle clientele”.

Il ministro, infine, ha parlato anche del voto contrario dell’Italia a una proposta europea che avrebbe penalizzato la promozione delle carni rosse e del vino: “All’Europa siamo andati a dire che non permettiamo di aggredire i nostri prodotti. Abbiamo votato contro una proposta che aggrediva un pezzo della nostra economia agricola”. E ancora: “Questo settore è una centralità e lavoreremo in Europa, insieme alle altre nazioni europee, per valorizzare quella che è una ricchezza fondamentale per l’Italia”.

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