Canone Rai, dal 2023 cambia tutto: anche gli smartphone inclusi nella tassa? Cosa stanno prevedendo

Canone Rai sugli smartphone. Fino ad oggi, il canone Rai è stato inserito nella bolletta della luce. Dal 1° gennaio 2023, però, cambia tutto. Per ottemperare alle linee guida dell’Unione Europea in merito a mercato libero ed energia, la tassa sarà esclusa dalla bolletta. In merito alla riscossione, però, non sappiamo ancora nulla. Ci sono tantissime ipotesi, tra le quali anche quella di inserire gli smartphone nella tassa. Questa notizia sicuramente farà arrabbiare tantissimi italiani.

Canone Rai anche sugli smartphone?

Il Canone Rai è un’imposta sulla detenzione di apparecchi atti alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano. Ci sono due tipologie di canoni televisivi nel nostro paese: il canone ordinario e il canone speciale. Le entrate provenienti da questa imposta sono in parte devolute dal governo italiano alla Rai. Il canone Rai è una delle imposte più evase in Italia, con stime superiori al 25% medio dei contribuenti a livello nazionale per il tipo ordinario. Dal 2017, il costo è di 90 euro l’anno, diviso in varie rate ed inserite nella bolletta della luce.

Dal 1° gennaio 2023, però, cambia tutto. Per ottemperare alle linee guida dell’Unione Europea in merito a mercato libero ed energia, la tassa sarà esclusa dalla bolletta della luce. Al momento, però, non sappiamo ancora come avverrà la riscossione. Tra le varie ipotesi c’è quella di inserire anche gli smartphone nella tassa.

Canone Rai, cosa cambia dal 2023

Dal 1° gennaio 2023 cambiano le regole per la riscossione del Canone Rai. L’imposta, fino ad oggi, è stata inserita nella bolletta della luce e divisa in varie rete per un costo complessivo di 90 euro. Con l’avvento dell’anno nuovo, però, per ottemperare alle linee guida dell’Unione Europea in merito a mercato libero ed energia, la tassa sarà esclusa dalla bolletta. Al momento non sappiamo ancora come avverrà la riscossione. Tra le varie ipotesi c’è quella di inserire il canone Rai anche sugli smartphone.

L’idea nascerebbe dalla convinzione che questi dispositivi permettono a qualunque utente, con una connessione dati attiva, di accedere alle trasmissioni televisive live e on demand tramite internet. In questo modo, pur non essendo apparecchi atti alla ricezione delle trasmissioni tramite piattaforma terrestre e/o satellitare, permettono di vedere le programmazioni delle rete piubblica attraverso l’app Rai Play o il sito Web ufficiale.

Secondo l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, è necessario e urgente un “ampliamento del perimetro di applicazione del Canone Rai ai device multimediali, con opportuni accorgimenti“. La riscossione del canone Rai, dunque, dovrebbe essere estesa a tutti, perchè in ogni famiglia c’è almeno uno smartphone connesso a internet.

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2 comments
  1. Gran cazzata! Ci sono tuttora molte persone che non possiedono uno smartphone, e direi che inserire il canone rai su tali dispositivi è una cosa sbagliata. Farebbero meglio abolirlo del tutto, visto che fanno solo che disinformazione inutile .

  2. I tasserei le persone direttamente perchè sono adatte a guardare un qualsiasi schermo, vuoi mai che ci trasmettano un programma della rai. Buffoni che non siete altro. Criptate il segnale e non fate pagare chi non vi vuole vedere o andate a lavorare davvero.

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