Luci spente, smart working, due gradi in meno sui mezzi. Sala ancora una volta ga ridere mezza Italia

Uffici pubblici in smart working il venerdì (non tutti) e un’ora al giorno in meno d’illuminazione stradale, in prevalenza al mattino. Sono i due punti del piano di risparmio energetico annunciato mercoledì pomeriggio dal sindaco di Milano Beppe Sala, studiato insieme a A2A e al Politecnico. Il caro energia tocca infatti anche le amministrazioni pubbliche, che si ritrovano ad avere a che fare con bollette molto più alte del previsto. Azioni con le quali Palazzo Marino conta di ottenere un risparmio di oltre un milione e mezzo di euro.

Dopo l’annunc di Sala non sono mancate le polemiche. Marco Bestetti, consigliere comunale di Forza Italia, ha sottolineato che la spesa energetica sarà di 140 milioni, in aumento di 50 rispetto al 2021, e quindi il risparmio “è risibile”, e ha chiesto al sindaco di non chiudere alcun ufficio aperto al pubblico: “Già oggi gli sportelli dell’anagrafe sono in difficoltà per una cronica carenza di personale”. L’esponente di Fi ha poi suggerito di intervenire “nell’efficientamento energetico delle migliaia di case popolari e degli uffici comunali”. Il capogruppo leghista Alessandro Verri, invece, chiede un consiglio comunale straordinario per “approfondire tutti i provvedimento che il sindaco vuole mettere in atto”, nonché una cabina di regia con “tutte le forze politiche”.

Due gradi in meno sui mezzi

In aggiunta alle misure decise dal governo (stagione termica più breve di 15 giorni, un’ora in meno di accensione degli impianti e un grado in meno rispetto all’anno scorso), il Comune di Milano intende mettere in atto provvedimenti di risparmio energetico allo studio da qualche giorno e annunciati mercoledì da Sala. Provvedimenti che partiranno a fine ottobre. Oltre all’illuminazione ridotta di un’ora e allo smart working per i dipendenti comunali, “che riguarderà in maniera limitatissima gli uffici aperti al pubblico” (ha detto il sindaco), si pensa anche ad azioni di lungo periodo, come la sostituzione di lampadine con modelli a led nelle scuole e una campagna di sensibilizzazione che verrà avviata il 18 ottobre. Il sindaco ha anche riferito d’aver chiesto ad Atm uno sforzo per ridurre la temperatura di un paio di gradi su tram e bus elettrici. Infine, Comune di Milano e Camera di commercio stanno dialogando per arrivare allo spegnimento delle insegne e delle vetrine dei negozi durante la notte e, eventualmente, alla chiusura delle porte dei negozi.

Il caro bollette

Il 10 febbraio 2022, quasi quindici giorni prima dello scoppio della guerra contro l’Ucraina da parte della Russia, era già chiaro il problema del caro bollette: l’aumento dei costi dell’energia era già in atto da mesi. Quel giorno l’Anci (l’associazione che riunisce i Comuni italiani) aveva indetto una protesta, invitando le città a spegnere per un’ora alcuni monumenti simbolici, come fece il Comune di Milano con il Castello Sforzesco. A marzo, invece, il consiglio comunale aveva approvato un ordine del giorno di Europa Verde che invitava la giunta a portare la temperatura dei riscaldamenti a 18 gradi, a spegnere l’illuminazione di uffici ed esercizi commerciali dopo le sei di pomeriggio e ad adottare pratiche di risparmio energetico negli uffici pubblici.

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