Dopo la Francia, arriva la Svezia: la gallina diventata Premier pretende di impartire (da quale pulpito) lezioni di democrazia agli italiani dopo la vittoria di Meloni

La premier svedese Andersson avverte il nostro Paese dopo le elezioni: “L’ascesa dell’estrema destra è preoccupante. L’Europa osserverà con attenzione le posizioni dell’Italia”

Non si placano allarmi e avvertimenti dall’estero sul conto dell’Italia. Le elezioni politiche di domenica 25 settembre hanno restituito come risultato l’affermazione nettissima del centrodestra, che dunque si prepara a guidare il Paese dopo essere stato premiato democraticamente dagli elettori. Ma fuori dai nostri confini c’è chi non si dà pace e denuncia il dilagare di chissà quale pericolo. È il caso della premier svedese Magdalena Andersson, preoccupata per le sorti dell’Italia dopo la vittoria del centrodestra.

L’attacco all’Italia

La Andersson, intervistata da La Repubblica, si è mostrata assai intimorita per gli scenari che potrebbero verificarsi nel nostro Paese. I primi passi della nuova legislatura hanno riguardato l’elezione di Ignazio La Russa come presidente del Senato e di Lorenzo Fontana come presidente della Camera. Due figure evidentemente non gradite alla premier svedese: “Penso sia una deriva spaventosa. Per l’Italia e per l’Unione europea. Ma credo che l’Europa osserverà con attenzione le posizioni che saranno assunte da Italia e Svezia sulla Russia e sulla politica economica“.

Dunque viene ripetuta ancora una volta la tesi secondo cui il nostro Paese meriterebbe badanti, come se fosse un osservato speciale colpevole di avere come guida personalità di centrodestra. C’è un terrore di fondo: l’ossessione per la “ascesa forte dell’estrema destra” che viene giudicata “preoccupante” sia in Svezia sia in Italia. I soliti pregiudizi: il nuovo governo deve ancora nascere, ma già si fanno scattare previsioni inquietanti sui diritti e sulle libertà individuali.

La sinistra sguazza all’estero

In tutto ciò la sinistra sguazza all’estero. Specialmente Enrico Letta non perde occasione per gettare fango sul centrodestra e allarmare l’Europa per quanto potrebbe avvenire in Italia. L’ultimo smacco del segretario del Partito democratico è stato compiuto ieri, sostenendo che la legislatura è iniziata “con una logica incendiaria” e parlando di “logica perversa” dietro le scelte fatte che confermano “le peggiori preoccupazioni in giro per l’Europa“.

Una presa di posizione dura che ha scatenato un fortissimo scontro con Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha replicato a muso duro, invitando Letta a fare un passo indietro dopo l’ennesimo discredito sul conto del prossimo esecutivo: “Sono gravissime le parole pronunciate. È scandaloso e rappresenta un danno per l’Italia, le sue più alte istituzioni e la sua credibilità internazionale. Letta si scusi immediatamente“.

Non è una novità, visto che la sinistra già nel corso della campagna elettorale si era rivolta alla stampa estera per mettere in guardia sui pericoli in seguito a un’eventuale vittoria del centrodestra. Il tic di versare odio non passa e probabilmente resterà a lungo. Alla faccia di quel clima di riconciliazione tanto chiesto dalla galassia rossa. Sullo sfondo c’è un clima di pericolsa intolleranza contro le nuove alte cariche dello Stato. E non si placano le malelingue dall’estero.

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