“Si deve intervenire sull’isolamento dei positivi uscendo dalla logica costrittiva” su Sars-CoV-2 “e gestirlo invece in modo sanitario. E’ arrivato il momento di allineare il Covid ad altre malattie infettive respiratorie: siccome è diventato un virus simile all’influenza, deve essere a questo equiparato. La modifica della quarantena è un ulteriore modo per convivere con il Sars-CoV-2. Mi auguro che lo stop alla quarantena sia tra primi provvedimenti che prenderà il nuovo Governo”. Lo sostiene Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova. Allo stesso tempo l’infettivologo è uno strenuo sostenitore della campagna vaccinale, tanto che nei mesi scorsi è stato anche oggetto di minacce.

Solo ieri è intervenuto in materia su Facebook.  “Bisogna accelerare con le quarte dosi per over 65 e fragili _ ha scritto _ sono ancora troppo poche. Iniziano ad arrivare in ospedale, con forme anche impegnative, le persone (anziane e fragili) che hanno fatto la terza dose oltre 8-10 mesi prima. Bisogna concentrarsi su queste categorie a rischio senza perdere forze e tempo per vaccinare tutti gli altri”. “Le prossime 3 settimane- aggiungeva l’infettivologo- saranno decisive per capire come andrà il prossimo autunno/inverno con il covid e poi con l’influenza, che non deve essere sottovalutata”.

Contemporaneamente Bassetti negli ultimi tempi è intervenuto più volte anche in Tv per dire che il Covid di oggi è cambiato rispetto a quello della prima fase dell’epidemia, e di conseguenza occorre affrontarlo in modo diverso, tutelando quindi soprattutto i fragili, andando avanti con le vaccinazioni, ma contemporaneamente evitando di chiudere in casa tutti.