“Mascherine, vaccini, restrizioni” Il blitz infame e vergognoso di Speranza. Ecco il “regalo” che vuole lasciare agli italiani

Dopo aver fatto la guerra per mesi e mesi agli italiani, costringendoli a sopportare restrizioni sempre più gravose e difendendo le proprie scelte anche mentre il resto del mondo tornava alla normalità, il ministro della Salute uscente Roberto Speranza ha pronto il suo testamento. Per nulla piacevole, come facilmente pronosticabile. Oltre a un inverno durissimo sul fronte energetico, dunque, ci aspettano altri mesi di obblighi per contrastare il Covid, virus che in questo momento, numeri alla mano, non fa per niente paura. Ma tant’è. Ecco, allora, a cosa stiamo andando incontro.

La Verità ha diffuso la bozza della circolare “Indicazioni per la gestione dell’epidemia Sars-Cov-2 nella stagione autunno-inverno 2022-23”. Un testo non ancora diffuso ufficialmente e con il quale Speranza ci lascerà in eredità nuove linee guida da seguire in caso di risalita dei contagi. A partire, ovviamente, dalle tanto odiate mascherine: “Il loro utilizzo in spazi chiusi potrà essere una prima opzione per limitare la trasmissione nella comunità in caso si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico”.

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Il senso, insomma, è chiaro: alla prima occasione utile l’obbligo di mascherina tornerà, e non sarà la sola misura da applicare. Scorrendo ancora il testo, infatti, si legge: “Nel caso di peggioramento sensibile si potrà valutare l’adozione di misure temporanee come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti”. Il tutto nonostante da mesi gli scienziati stiano invitando i decisori politici a prestare attenzione esclusivamente ad anziani e fragili.

La circolare si conclude con l’ennesimo appello rivolto a tutta la popolazione italiana al di sopra dei 12 anni al doppio richiamo di vaccino, anche in questo caso in controtendenza con quanto suggerito dagli esperti. Speranza, insomma, è rimasto lo stesso e detta la solita ricetta: mascherine, vaccini, restrizioni. Un testamento decisamente sgradito che si spera Giorgia Meloni non vorrà accettare, per non tradire le promesse fatte agli italiani.

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