Attentati al gasdotto, lo scorso febbraio Biden diceva chiaramente quale sarebbe stata la sua fine: d’altronde gli unici che hanno interesse a renderlo inutilizzabile sono solo ed esclusivamente loro

VERSO LA GUERRA E LA CARESTIA
Il gasdotto Nord Stream che importana il gas dalla Russia direttamente in Germania e poi in tutta Europa ĆØ stato compromesso in piĆ¹ punti e ora si indaga su un possibile sabotaggio. Secondo i danesi e i tedeschi, infatti,Ā ĆØ molto difficile che si tratti di danni accidentali.
Dati i fatti, non si puĆ² non ripensare alle parole del presidente americano Biden che a febbraio, poco prima dello scoppio della guerra, aveva detto chiaro e tondo che se la Russia avesse invaso lā€™Ucraina non sarebbe piĆ¹ esistito un Nord Stream 2, nonostante fosse un progetto tedesco.
Ovviamente non ci sono abbastanza elementi per dire che si tratti di una o dell’altra fazione, o ancora di chi sembra giocare da una parte ma forse non ĆØ cosƬ. I rimpalli di responsabilitĆ  sono giĆ  iniziati ma una cosa ĆØ chiara: questo ĆØ un ulteriore passo verso la guerra totale che rischia di farci rimanere al freddo tutto l’inverno!
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CHI HA SABOTATO IL NORD STREAM?
di Massimo Mazzucco
Sulle prime pagine di tutto il mondo campeggia lā€™immagine del Mar Baltico che ribolle, a causa di una fuga di gas dal gasdotto sottomarino Nord Stream. Come tutti sanno, questo gasdotto parte dalla Russia e raggiunge la Germania, portando il gas in tutta Europa.
Subito dopo la notizia della fuga di gas, si ĆØ diffusa anche la notizia che i punti danneggiati sono tre, e che i sismografi di Svezia e Danimarca hanno registrato forti esplosioni sottomarine, proprio nelle vicinanze dei punti danneggiati.
A questo punto nessuno piĆ¹ dubita che si sia trattato di sabotaggio. La domanda che ne consegue ĆØ: chi ĆØ stato?
Tutti i media occidentali sono stati pronti ad additare la stessa Russia come responsabile. La von der Leyen ha dichiarato: ā€œE’ fondamentale ora indagare sugli incidenti, ottenere piena chiarezza sugli eventi e sul perchĆ©. Qualsiasi interruzione deliberata delle infrastrutture energetiche europee attive ĆØ inaccettabile e porterĆ  alla risposta piĆ¹ forte possibile”. Parlando di una ā€œforte rispostaā€, la von der Leyen ha sottinteso che i responsabili fossero i russi.
PiĆ¹ espliciti ancora gli ucraini, per bocca di Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky: “La ‘fuga di gas’ dal Nord Stream 1 non ĆØ altro che un attacco terroristico pianificato dalla Russia e un atto di aggressione nei confronti dell’Ue. La Russia vuole destabilizzare la situazione economica in Europa e provocare il panico pre-inverno”.
Ieri sera su LA7 Lilly Gruber ha intervistato il direttore di Die Zeit, Giovanni di Lorenzo. Non appena Di Lorenzo ha pronunciato la parola ā€œsabotaggioā€, immediatamente la Gruber ha aggiunto: ā€œsabotaggio russo, ovviamenteā€.
Resterebbe da spiegare solo un piccolo particolare: perchĆØ mai i russi, che hanno in mano il rubinetto del gas, dovrebbero mettere in atto una operazione cosƬ complessa e delicata, quando gli basterebbe dare una stretta definitiva a quel rubinetto per ottenere lo stesso identico risultato? Tanto, nessuno ormai dubita che la loro strategia primaria sia quella di ricattare lā€™Europa con il gas. Quindi, perchĆØ farlo in modo cosƬ complicato e teatrale, quando gli basta chiudere il rubinetto alla fonte?
In tutto questo, nessuno ha solo minimamente osato suggerire che i colpevoli ā€“ o perlomeno i mandanti ā€“ siano invece gli americani, che hanno TUTTO lā€™interesse a vedere il doppio gasdotto Nord Stream morto e sepolto una volta per tutte..
Eā€™ bello vivere in questa parte del mondo, abitato esclusivamente dai buoni ā€œche non farebbero mai una cosa del genereā€, mentre i cattivi stanno tutti dallā€™altra parte.
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