“Ma quale ricatto di Putin?” Panico in diretta, Palombelli ammutolita: Paolo Liguori senza peli sulla lingua smonta l’indegna narrazione di regime sulla crisi del gas

Stasera Italia, il programma condotto da Barbara Palombelli su Rete 4, ecco un Paolo Liguori più anti-sanzioni che mai. Si parla ovviamente di crisi energetica, della guerra in Ucraina e delle sanzioni – appunto  contro la Russia di Vladimir Putin. E sul punto, il direttore di TgCom24, ha le idee chiarissime: no alle sanzioni. Posizione anche più radicale rispetto a quella di Matteo Salvini, leader della Lega che ha più volte espresso i suoi dubbi sugli strumenti che stiamo adottando contro lo zar e la sua invasione.

“Le incongruenze, le ipocrisie, le stupidaggini e le barzellette che sono state raccontate per sostenere questa guerra sono eccessive”, parte in quarta Paolo Liguori nella sua intemerata contro le sanzioni. “Nessuno ha chiesto agli italiani se possiamo e se abbiamo la forza per andare in guerra. Io sento i politici che parlano del ricatto di Putin: ma quale ricatto? Gli abbiamo fatto le sanzioni. Noi abbiamo fatto le sanzioni tranne quella che in sostanza, forse, dovevamo evitare perché ci danneggia anche”, rimarca.

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E ancora, scatenato, aggiunge: “Le sanzioni ci danneggiano, ci sono fior di economisti che lo spiegano, vengono trattati come dei paria, come degli ignoranti. Le sanzioni che abbiamo fatto alla Russia danneggiano noi e non la Russia. Ma se tu fai le sanzioni a un Paese come la Russia… è come dare un cazzotto a Sylvester Stallone: lui me ne dà due e finisco all’ospedale”, conclude Paolo Liguori scegliendo un peculiare espediente retorico.

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