Scontro tra Carlo Calenda e Luisella Costamagna da Bianca Berlinguer a CartaBianca, su Rai tre, nella puntata del 30 agosto. Il leader di Azione, incalzato dalla giornalista sul suo rapporto con Matteo Renzi e sulla frattura che c’era stata, continuava ad essere interrotto e si è infastidito. Insomma, basta una domanda per farlo sbroccato. “Lei ha detto che non avrebbe mai fatto politica con lui”. Ma Calenda non riesce a parlare: “Scusi però se vogliamo parlare mi deve lasciar rispondere. Sono venuto qui per rispondere a delle domande”. La Costamagna prosegue per la sua strada: “E poi lei ha detto che vuole Draghi a Palazzo Chigi, visto che lo proponete Draghi è d’accordo? Lo sa che volete candidarlo premier o lo è a sua insaputa?”. A quel punto il leader di Azione sbotta: “Questa non è una domanda. Nel modo in cui la pone è un’aggressione”. Insomma, per il leader d’Azione una domanda, legittima, è un’aggressione…
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E non finisce qui. Calenda, questa mattina 31 agosto è quindi intervenuto sui social spiegando: “Sapevo cosa sarebbe successo”, scrive in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. “Costamagna e Berlinguer sono abbastanza prevedibili e la trasmissione è quello che è, da Corona in poi. Importante parlare con gli ascoltatori, spiegando le cose con calma. Il resto è rumoroso varietà“. E ancora: “Ieri a Cartabianca, tra Costamagna, Corona, Travaglio e Orsini. Mi sono mancati un poco Scanzi, Padellaro e la De Cesare. Sarà per la prossima”, conclude stizzito. Un metodo, quello del candidato Calenda, che assomiglia assai a quello preferito dalla sinistra: gettare fango quando si viene colti in castagna…