Si preoccupava di come fare a controllare i Green Pass nel suo ristorante: adesso il problema non si pone piu’: ha perso la vita nel solito modo

Nella tarda serata di lunedì, è deceduto all’improvviso, all’età di 60 anni, Marino Fiorentini di Casola Valsenio, personaggio noto anche al di fuori del suo paese per la lunga attività politica e di ristoratore.

Era titolare e cuoco del ’Prato dei Fiorentini’, posto in corrispondenza del varco creato dal fiume Senio nella Vena dei Gessi. Entrato giovanissimo in politica, a fine anni ’90 era stato eletto segretario della sezione casolana del Partito Comunista per poi passare, nel 1991 nel Partito della Rifondazione Comunista, ricoprendo ruoli dirigenziali provinciali. Nel 1993 fu eletto consigliere provinciale e nel 1995 sindaco di Casola Valsenio per cinque anni, ruolo che ha ricoperto con impegno, equilibrio e disponibilità verso la cittadinanza, come testimoniano i tantissimi commenti dei casolani sui social che ne ricordano le doti umane e di amministratore.

Di quel periodo si ricorda la coraggiosa decisione, assunta nel 1998 insieme all’Anpi casolana superando non poche contrarietà, di autorizzare i reduci tedeschi della Wehrmacht ad apporre a Monte Battaglia una targa in memoria dei loro commilitoni morti in quel luogo nell’autunno del 1944.

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Durante il periodo in cui Fiorentini è a capo dell’amministrazione casolana lascia il lavoro in un’azienda locale, rileva una trattoria, qualificandola come ’Prato dei Fiorentini’ a conduzione famigliare riservando per sé il ruolo di cuoco. Un cambio di lavoro e di ruolo che sorprese tutti, ma che si fondava su una solida esperienza in cucina, come ricorda il sindaco Giorgio Sagrini che ha espresso condoglianze pubbliche a nome personale, della Giunta, del Consiglio e dei dipendenti comunali.

“Marino – rivela Sagrini – mi confidò che si era fatta una buona esperienza lavorando in cucina durante le feste di partito e che si sentiva pronto a gestire un locale dando un’impronta personale come del resto si è visto nel fortunato sviluppo e nei riconoscimenti che ha avuto”. La nuova attività non incide nell’impegno politico, sia come sindaco e poi, dal 2004, come assessore comunale al Bilancio e ai Lavori Pubblici, un buon viatico che nel 2006 lo porta a ricoprire la carica di assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Ravenna in rappresentanza del Partito della Rifondazione Comunista. Che poi lascia per aderire al Pd diventando, nel 2017, segretario della sezione comunale di quel partito.

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