Mosca, autobomba ammazza la figlia di Aleksandr Dugin, l’intellettuale vicino a Vladimir Putin: spunta la manina della CIA

Attentato terroristico a Mosca: è morta Daria Dugina, figlia di Aleksandr Dugin, l’ideologo di Vladimir Putin molto noto anche in Italia per la sua partecipazione a convegni e dibattiti in tv prima e dopo l’inizio della guerra in Ucraina. La ragazza è rimasta uccisa a seguito dell’esplosione dell’auto di cui era alla guida, a pochi chilometri dalla capitale russa. La vettura, scrive il quotidiano Kommersant, è finita a bordo strada ed è stata interamente avvolta dalle fiamme prima dell’intervento dei vigili del fuoco.

Video diffusi in rete ritraggono l’incendio della Toyota Land Cruiser Prado, così come l’arrivo del padre della vittima sul luogo dell’incidente. I due, prosegue la testata, avevano da poco preso parte a un evento culturale e avrebbero deciso solo all’ultimo momento di non salire a bordo della stessa automobile. Il sospetto, dunque, è che il vero obiettivo potesse essere proprio Dugin. Le autorità giudiziarie, riporta l’agenzia Sputnik, hanno aperto l’indagine per omicidio. Le prime ipotesi degli inquirenti, rilanciate dai media locali, parlano di un ordigno collocato a bordo del mezzo.

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Il capo della repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha condannato l’azione segnalando che “terroristi del regime ucraino, nel tentativo di eliminare Aleksandr Dugin, hanno fatto saltare in aria la figlia”. Secondo il filo-russo, dunque, la matrice terrostica dell’agguato arriverebbe direttamente da Kiev. Il fatto potrebbe innescare una reazione senza precedenti di Mosca sul fronte bellico.

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