Intervista di Emma Bonino a La Repubblica
Senatrice Bonino, il programma elettorale del Pd punta molto sui diritti. Pensa sia una scelta in grado di recuperare voti dallāastensione e dal centro?
I diritti sono un punto politico decisivo, dagli Stati Uniti allāEuropa. Negli USA dopo la sentenza della Corte Suprema alcuni stati trumpiani vietano lāaborto, in Ungheria e Polonia per le donne e le persone LGBT la vita si fa sempre piĆ¹ difficile. Per una liberale radicale come me la difesa della societĆ aperta ĆØ una prioritĆ , sui temi economici come sui diritti civili. E sono molto contenta che nel nostro campo sia stata avanzata la candidatura diĀ Ilaria Cucchi e Aboubakar Soumahoro. La scelta ĆØ chiara: da questa parte i diritti e il progresso, dallāaltra chi guarda al modello di Orban e strizza lāocchio a Putin.
Alcuni temi, dallāuso terapeutico della cannabis allo Ius Scholae, risultano divisivi, come dimostrano le difficoltĆ incontrate in Parlamento. Secondo lei l’Italia ĆØ pronta?
Penso che la societĆ sia piĆ¹ avanti dei partiti. La destra di Salvini e Meloni ĆØ reazionaria, altro che āmoderatiā. Faccio notare che in Germania la coalizione tra liberali, Verdi e socialdemocratici si appresta a legalizzare la cannabis, e che la CDU della Merkel aveva cominciato a discutere del tema. Sui diritti non si puĆ² rimanere fermi, se non si va avanti si torna indietro.
Non si rischia di impaurire gli elettorali e spingerli verso i sovranisti che urlano contro la droga libera e la cittadinanza facile agli immigrati?
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Come dicevo, gli elettori sono piĆ¹ avanti, anche quelli di destra. Chi mi conosce sa che da qualche decennio mi batto per i diritti, ma questo non mi ha certo impedito di ricoprire cariche di governo, da Commissaria europea a Ministro, questo per dire che ci si puĆ² battere per piĆ¹ cose insieme, buon governo e diritti. E voglio ricordare ai piĆ¹ giovani che i Salvini e Meloni di allora erano contro il divorzio, lāaborto e i diritti delle persone omosessuali. La storia ha dato torto a quei politici, darĆ torto anche a Salvini e Meloni: dobbiamo impedire che nel frattempo facciano guai come i loro amici in Polonia ed in Ungheria.
Sui migranti la destra gioca a soffiare sulle paure per nascondere la sua natura xenofoba?
Mi pare assurdo. Abbiamo un crollo demografico, non abbiamo lavoratori in molti settori e le politiche per una crescita della natalitĆ non hanno effetti immediati: come si fa a non capire che dobbiamo legare allāItalia i ragazzi che studiano nelle nostre scuole e che sono figli di stranieri. Lo Ius scholae non ĆØ un regalo agli stranieri ma un investimento sul futuro del nostro paese.
Si parla pure di matrimonio egualitario. Non sarĆ un poā troppo per un paese cattolico come il nostro?
Guardi, la Spagna ĆØ un paese cattolico ed ha introdotto il matrimonio omosessuale molto anni fa. Noi di +Europa lo chiediamo da tempo e credo che la maggioranza degli italiani e in particolare tra i giovani sono con noi su questo. Nel programma di +Europa andiamo ancora piĆ¹ avanti e chiediamo pari diritti per le famiglie arcobaleno e adozioni per le coppie LGBT+. Su questo vorrei omaggiare la memoria di Piero Angela che, intervenendo su Rai 3 tempo fa, poneva garbatamente l’evidenza scientifica sull’omosessualitĆ , dicendo che non ĆØ contro natura, ma anzi queste coppie fanno esattamente lo stesso percorso di quelle eterosessuali. PerchĆ© quindi non riconoscere loro gli stessi diritti?
Altro capitolo: il fine vita, sempre osteggiatoĀ dalla destra. Un governo Meloni l’approverĆ mai?
Temo proprio di no, dopo anni e anni di propaganda alla fine non avranno margini. Mi ricordo la vicenda di Eluana Englaro, da una parte un uomo mite e coraggioso, il Padre Beppino, e dallāaltra una schiera di politici di destra esagitati pronti cinicamente a dire che la stavano ammazzando. Ć stato grave anche per questo che la legislatura sia finita anzitempo. Faccio notare inoltre che la folle legge sugli stupefacenti causa disastri su ogni fronte, ingolfa i tribunali, riempie le carceri di tossicodipendenti ed ĆØ la principale causa del sovraffollamento. Una riforma antiproibizionista come quella che proponiamo ĆØ un passo non piĆ¹ rinviabile nel cammino verso quella giustizia giusta per cui ci battiamo da sempre.
GiovedƬ Azione e Italia Viva presenteranno il loro programma: si aspetta che prendano posizione sui diritti?
Spero di sƬ, nel patto con il PD sottoscritto da Letta, Calenda e Della Vedova i diritti cāerano come elemento importante e comune. Chi si richiama ai valori liberali non puĆ² non avere una agenda liberale sui diritti. Ma la presenza di molti esponenti del centro destra cattolico nelle liste di Calenda e Renzi, temo li renderĆ molto timidi su questo fronte. Penso ad alcune posizioni di Carfagna e Gelmini.
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Ha capito qual ĆØ il disegno del Terzo polo? I sondaggi dicono che avvantaggerĆ il centrodestraā¦
Ć un dato di fatto che nei collegi uninominali che rappresentano oltre un terzo degli eletti il terzo polo favorirĆ Meloni e Salvini. I due leader sono entrambi eletti nel PD e credo che i loro elettori non voterebbero mai un candidato di questa destra, ma per effetto della legge elettorale finiranno a favorirne lāelezione.
Se Meloni non riuscisse ad ottenere la maggioranza assoluta, crede che Renzi e Calenda andranno in suo soccorso?
Spero di no, ma dopo le ultime vicende mi aspetto di tutto.