“L’astensione è un idiozia” L’appello di Mario Adinolfi agli italiani perbene: “L’area del dissenso che vale almeno il 20% dell’elettorato, c’è la grande occasione di dare la prima spallata per far capire che i sudditi si sono svegliati”

L’IDIOZIA DELL’ASTENSIONE
di Mario Adinolfi da Facebook
Non fatemi più sentire l’idiozia dell’astensione: “Non votiamo così li delegittimiamo”. Bullshit. C’è un’opportunità storica, va colta: milioni di famiglie ferite, condotte al disastro dalle scelte compiute da tutti i partiti possono ribellarsi. Chi è preda di un’eterna sindrome di Stoccolma e voterà per uno di quei partiti favorevoli a armare Zelensky per diktat di Biden affamando gli italiani, magari spiegandoci che così il loro voto è utile, lo dò per anima persa.
Ma so che milioni di miei concittadini non vogliono mai più veder prevalere gli interessi di soggetti sovranazionali (Nato, Ue, Oms eccetera eccetera eccetera, come avrebbe detto Gaber) su quelli delle famiglie italiane; vogliono sostenere la vita e la natalità, non il riarmo; non hanno sopportato la vergognosa imposizione dell’obbligo vaccinale e dell’incostituzionale green pass che ha trasformato l’Italia nel Sud Africa dell’apartheid in cui il mio cane poteva salire sull’autobus ma io no; vogliono vedere sostenute le piccole e piccolissime imprese familiari, non le multinazionali che fanno profitti e non pagano le tasse; vogliono una scuola libera, non l’imposizione ai nostri figli del pensiero unico e dell’ideologia gender.
Vgliono un fisco più equo con il quoziente familiare; vogliono cancellare la vergogna delle pensioni di invalidità da meno di trecento euro al mese, portandole a mille a prescindere dall’Isee, stesso minimo per quelle di anzianità, di vecchiaia, di reversibilità; vogliono salvaguardare la sanità pubblica, la pubblica istruzione, la previdenza e l’assistenza con il reddito di maternità e non con la sostituzione etnica immigrazionista.
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Vogliono garantita la casa alle giovani coppie sposate affinché possano costruire quel grande progetto di vita chiamato famiglia, che con l’inflazione al 9%, i salari più bassi d’Europa e ora pure col razionamento energetico figlio delle insensate sanzioni alla Russia, sembra davvero difficile poter anche solo immaginare; vogliono insomma essere considerati persone e non un codice a barre, non un voto meramente numerico che serve a regolare conti tra i partiti per i loro giochi di potere, totalmente disinteressati alla vera quotidiana fatica della famiglie italiane.
A quei partiti là, quelli presenti nell’attuale Parlamento, non frega assolutamente niente della vostra vita. Se gli regatate il vostro voto attraverso l’astensione fate loro l’ennesimo regalo. Invece stavolta, grazie a un’area del dissenso che vale almeno il 20% dell’elettorato, c’è la grande occasione di dare la prima spallata per far capire che i sudditi si sono svegliati dal torpore e stanno capendo come essere cittadini consapevoli. Il mio invito ovviamente è a votare Alternativa per l’Italia ma comunque chi si astiene non è scemo. È complice. Il 25 settembre si va a votare.
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