Taiwan, rischio guerra sempre più elevato. La Cina non si ferma e attacca gli Usa: “Provocazioni irresponsabili”

La Cina replica duramente a una dichiarazione dei ministri degli Esteri del G7 su Taiwan e la vasta esercitazione militare di Pechino avviata davanti all’isola all’indomani della visita di Nancy Pelosi. Nella nota i Paesi del G7 invitavano Pechino a risolvere le tensioni in modo pacifico.

“Prima della visita di Pelosi a Taiwan, hanno fatto finta di essere sordi e silenziosi, ma ora sono saltati fuori per criticare le giuste azioni della Cina, mettendo a nudo la loro ipocrisia e la loro bruttezza”, ha dichiarato Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri cinese. Hua ha detto che i governi dovrebbero attenersi al principio di una sola Cina, riconosciuto e promesso da loro stessi quando hanno stabilito legami diplomatici con Pechino.

“Avrebbero dovuto convincere gli Usa a non impegnarsi in pericolose e irresponsabili provocazioni contro la Cina”, ha proseguito Hua, difendendo poi le esercitazioni militari, definite come “misure necessarie e legittime per salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale e per contrastare le forze separatiste dell’indipendenza di Taiwan e le interferenze esterne”.

La visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taipei ha scatenato l’ira della Cina e la tensione internazionale è ai massimi livelli. Il capo della diplomazia Ue Josep Borrell ha condannato le “esercitazioni militari mirate”, e il ministro degli esteri cinese, Wang Yi, parlando alla riunione dell’Asean a Phnom Penh, in Cambogia, ha definito la visita della rappresentante un’azione “maniacale, irresponsabile e altamente irrazionale. La Cina non permetterà mai che i suoi interessi fondamentali vengano danneggiati”. In questo clima Pechino ha lanciato manovre militari su larga scala, utilizzando anche missili balistici.

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Cina convoca ambasciatori G7 e Ue dopo il comunicato su Taiwan

Il ministero degli Esteri cinese ha convocato oggi gli ambasciatori dei Paesi del G7 . Italia inclusa – e dell’Ue per “esprimere il più completo disappunto” sul comunicato firmato ieri dai ministri degli Esteri di forte critica sulle esercitazioni militari lanciate oggi da Pechino intorno all’isola di Taiwan, in risposta alla visita della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi. E’ quanto apprende l’Ansa da fonti qualificate.

Giappone: cinque missili cinesi sono finiti nella nostra zona economica

Cinque missili balistici lanciati dalla Cina durante le maxi manovre militari intorno a Taiwan sono finiti nella zona economica esclusiva del Giappone. Lo riferisce la Difesa nipponica, protestando per l’azione di Pechino.

Blinken: Usa contro ogni cambiamento dello status quo di Taiwan

“Gli Stati Uniti si oppongono a qualsiasi sforzo unilaterale per cambiare lo status quo di Taiwan, soprattutto con la forza”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, a Phnom Penh, in Cambogia, dove si trova per partecipare al vertice dell’Asean. “La politica degli Usa sull’isola non è cambiata”, ha ribadito Blinken sottolineando che “la stabilità dello stretto è nell’interesse dell’intera regione”.

Il Cremlino: la Cina ha il “diritto sovrano” di fare esercitazioni militari

La Cina ha il “diritto sovrano” di svolgere esercitazioni militari vicino Taiwan e le tensioni “sono state provocate da Nancy Pelosi” con la sua visita a Taipei. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

Taiwan: i cinesi hanno lanciato 11 missili balistici

La Cina ha lanciato 11 missili balistici Dongfeng nelle acque attorno a Taiwan dall’inizio delle esercitazioni militari avviate oggi in risposta alla visita sull’isola della speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi. Lo riferisce il ministero della Difesa di Taiwan precisando che i lanci sono avvenuti in diversi momenti, e hanno coinvolto le acque circostanti Taiwan a nord, sud a est. L’esercito “ha colto immediatamente le dinamiche di lancio, attivato i relativi sistemi di Difesa e rafforzato la prontezza al combattimento”.

Le autorità di Taipei agli abitanti: scaricate la app per i rifugi anti-aerei

Le autorità di Taipei stanno incoraggiando i residenti a scaricare una app che riporta le località degli oltre cinquemila rifugi anti-aerei della città, in grado di ospitare fino a 12,8 milioni di persone, oltre cinque volte la popolazione totale della capitale, che è attorno a 2,6 milioni di persone. Secondo un portavoce della città, Cheng Ta-chuan, citato dall’agenzia di Taiwan Central News Agency, Taipei conta 5.771 rifugi antiaerei, 1.417 dei quali in edifici governativi, scuole e uffici, mentre gli altri 4.354 si trovano in edifici privati. Nel caso di un’esercitazione aerea o dello scoppio di una guerra, i rifugi saranno aperti al pubblico su direttiva del ministero della Difesa, ha detto il portavoce, mentre è già disponibile on line, riferisce ancora la Cna, una lista completa dei rifugi antiaerei su scala nazionale.

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