“Abbiamo i polmoni incasinati” L’intervista bomba al campione dopo il suo ritiro dal Tour de France. “Visto che non è Covid deve essere altro”

Victor Lafay, 26 anni, corridore per Cofidis, ha abbandonato il Tour de France questo venerdì tra Le Bourg d’Oisans e Saint-Étienne . Il vincitore di tappa del Giro d’Italia 2021 era arrivato con molte ambizioni al suo primo Tour, ma grosse difficoltà respiratorie hanno causato il suo abbandono. Il giovane ciclista ha poi sottolineato come anche altri suoi colleghi abbiano avuto simili problemi.

La delusione del campione

Intervistato da Le Parisien, Victor Lafay ha spiegato come mai fosse riuscito ad attraversare le Alpi, arrivando poi addirittura all’abbandono della tappa: «Il profilo della tappa di oggi è stato ancora meno difficile. Ma non avevo proprio forze, impossibile ripartire, malissimo dappertutto. Non era migliore dei giorni precedenti, anzi. Non avevo altra scelta che arrendermi, non avrei finito in tempo. Almeno ora sarò in grado di riprendermi. Penso di averne bisogno», ha detto il ciclista. Non è stato il primo giorno difficile per il ragazzo, che però sperava in ​​meglio: «Devi sempre mantenere la speranza. È il Tour de France, una corsa eccezionale, a cui non devi mai arrenderti. Ci diciamo che a volte possiamo riprenderci, migliorare quando siamo ammalati. Ma sono passati otto giorni e non c’è miglioramento, è sempre peggio».

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“Abbiamo i polmoni incasinati”

Il corridore ha poi spiegato la sintomatologia che lo ha costretto all’abbandono, specificando di non essere stato l’unico a soffrirne: «Nessuna forza, e quindi impossibile respirare. Ne ho parlato nel gruppo, ce ne sono molti che ce l’hanno. Castroviejo (Ineos), mi ha detto che era lo stesso, me ne avevano parlato anche Pierre Rolland (B&B Hôtels KTM), Naesen (AG2R Citroën) che si è ritirato. Siamo tutti negativi ai test Covid. Quindi o siamo negativi ma ce l’abbiamo ancora, o è qualcos’altro. Si parla tanto del Covid, ma potrebbe esserci dell’altro. In ogni caso, abbiamo tutti i polmoni incasinati. E quando i muscoli non sono ossigenati, dopo un po’ non possono più funzionare».

Rabbia e delusione per il ritiro

Le Parisien chiede poi se il caldo possa aver giocato qualche brutto scherzo, ma Lafay smentisce nettamente, sottolineando che: «Il caldo, di nuovo, va bene. Siamo ben forniti, ci annaffiamo, abbiamo cubetti di ghiaccio. Non l’ho trovato orribile oggi. Dopo non ho finito la tappa…». Rabbia e delusione sono palpabili per questo primo Tour de France del ragazzo: «È chiaro, sono venuto per provare a vincere una tappa. Quindi non andare fino in fondo, è davvero orribile. Non è affatto quello che speravo. Nemmeno un mese fa al Dauphiné le cose andavano davvero bene. Ieri ero ultimo in cima alla Croix de Fer, mentre a Dauphiné ero nel primo gruppo! Eppure ho sofferto entrambe le volte. È davvero che c’è qualcosa che non va. Ho bisogno di riposarmi, ci sono delle belle gare a fine stagione».

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