I Cinque Stelle sono allo sbando. Dopo lo strappo di Di Maio, adesso i grillini governisti tempo di fare la fine del topo: strappo con Draghi, urne anticipate e perdita della poltrona e del super stipendio da parlamentare. In omaggio il divieto di ricandidatura. Un vero e proprio incubo per le truppe pentastellate che stanno seguendo il loro capitano poco coraggioso in questa crisi di governo senza senso. E così, come racconta Fabrizio Roncone sul Corriere, partono messaggini all’indirizzo di Gigino Di Maio.
Secondo quanto riporta il retroscena del quotidiano di via Solferino, i messaggi vocali sarebbero letteralmente umilianti. Infatti in tanti tra i 5s filogovernisti avrebbero implorato lo scissionista Luigino per ottenere un posto a bordo di Insieme per il futuro.
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I messaggini vocali sono a base di giuramenti di fedeltà e di richieste quasi infantili pur di salvare la poltrona. Di Maio con la nuova formazione politica è uscito da limbo della ricandidatura: non è più nel Movimento e ora può ricandidarsi anche per il terzo mandato. Regola questa che fa gola ai Cinque Stelle che sono al secondo mandato e che sono rimasti impantanati nelle pieghe del Movimento in rovina con la gestione Conte. Di Maio ascolta i questuanti e promette. Ma chiede pazienza. Infatti il grande trasferimento potrebbe avvenire dopo mercoledì. E con una truppa parlamentare molto più vasta, Gigino potrebbe chiedere qualche posto in più nel nuovo governo con il bollino “IpF”.