Omicidio di Anzio, il padre della vittima intercetta e accoltella due persone convocate in commissariato per accertamenti

Dopo l’accoltellamento e il ferimento a morte di Leonardo Muratovic, ad Anzio continua l’escalation di violenza. Questa volta protagonista il papà della vittima, che davanti al commissariato della cittadina sul litorale romano ha accoltellato a sua volta due bodyguard, uno di circa 30 anni, l’altro di 50.

Accoltellati due bodyguard del locale di Anzio

Il papà della vittima, il pugile 25enne di Aprilia, poco fa ha accoltellato, davanti al commissariato di Polizia di Anzio due bodyguard del locale La Bodeguita, che erano stati convocati per accertamenti sull’omicidio del giovane. Quello che questa notte, in un sabato sera che doveva essere come tanti, è stato accoltellato. E ucciso.

Alla base del gesto, quello compiuto poco fa dal padre, ci sarebbe l’accusa della famiglia di Leonardo: secondo loro il 25enne non è stato tutelato nel momento in cui è stato fatto uscire dal locale. E in più, sembrerebbero esserci delle incongruenze nel racconto dei due buttafuori.  Da qui, quindi l’ira e la rabbia culminata nell’ennesimo episodio di violenza: i due bodyguard accoltellati.

I dettagli sull’omicidio

Stando alle prime informazioni emerse qualcuno questa notte, intorno alle 2, ha chiamato Leonardo, che era con gli amici e la fidanzata nel locale La Bodeguita di Anzio. E lo ha fatto uscire fuori dal locale. Lui, cliente abituale, spontaneamente, si è alzato, è andato verso l’uscita e si è allontanato con quelle che – dai racconti di alcuni testimoni – sembrano essere tre persone. Poi la discussione, la bottiglia spaccata in testa e la lite che in poco tempo è degenerata. Lite culminata con la ferita mortale all’addome, che ha colpito gli organi vitali. E che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo.

L’arresto del papà di Leonardo Muratovic

Il papà di Leonardo Muratovic è stato fermato e arrestato dagli agenti di Polizia. Ora le indagini sono in corso e gli inquirenti stanno cercando di dare un volto e un nome all’aggressore. Quello che stanotte ha ferito a morte il pugile di Aprilia, che si allenava a Pomezia. La lite è scaturita da futili motivi o si è trattato di un regolamento di conti? Domande che, almeno per il momento, restano senza risposta.

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