Governo, la crisi in diretta. Draghi da Mattarella. Il CdM? “Non cancellato, in stand-by”
Lo strappo di Giuseppe Conte con la maggioranza di governo rischia di aprire una crisi a pochi mesi dal voto e in piena emergenza per il Paese. A poche ore dal voto sul dl Aiuti in Senato, infatti, il leader del Movimento 5 stelle ha annunciato che sarebbero usciti dall’Aula per non votare, intenzione confermata quest’oggi. Il dl Aiuti ha ottenuto 172 sì, 39 no. La maggioranza era di 106, i presenti 212 e i votanti 211. Subito dopo il voto, il premier Mario Draghi ha lasciato Palazzo Chigi, direzione Quirinale, per un colloquio con Sergio Mattarella.
Il governo di Mario Draghi sembra al capolinea. La decisione di Giuseppe Conte e M5s si uscire dall’aula e non votare la fiducia al Senato sul dl Aiuti non sembra lasciare altre possibilità: il premier è stato chiaro, in questo caso per lui restano solo le dimissioni. Dunque oggi, giovedì 14 luglio, salirà al Quirinale da Sergio Mattarella formalizzando la richiesta di non essere rinviato alle Camera. Richiesta che Mattarella sarebbe intenzionato a rifiutare. Una crisi, di fatto aperta, che ha ancora molti finali possibili. Tra questi: verifica di maggioranza in aula e governo che tiene; crisi subito, aperta senza il passaggio dall’aula, con il sì alle dimissioni del premier; dunque sullo sfondo la possibilità di consultazioni e nuovo governo o voto subito.
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Ore 15.57 CdM in stand-by: forse in serata…
Il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto alle 15.30, è in stand-by e potrebbe essere convocato in serata, viene spiegato, anche se al momento non risulta alcuna convocazione. Un segnale importante: la crisi, forse, potrebbe anche rientrare.