Covid, siamo al ridicolo! A due anni dall’inizio della pandemia si permettono ancora di consigliare o meno quali farmaci utilizzare in caso di contagio

Covid, l’Oms sconsiglia l’antidepressivo fluvoxamina e la colchicina

Nuovo aggiornamento delle Linee Guida ‘viventi’ dell’Oms. Secondo gli esperti, non ci sono dati che giustifichino l’uso di questi due farmaci per il trattamento di malattie non gravi

Il panel internazionale di esperti che sviluppano le Linee Guida dell’Oms sconsiglia l’uso del farmaco antidepressivo fluvoxamina e quello per la gotta colchicina per i pazienti con una forma lieve o moderata di Covid-19.

Secondo gli esperti attualmente non ci sono prove sufficienti che effettivamente questi due farmaci migliorino i sintomi mentre è noto che entrambi comportano potenziali danni. Per mancanza di dati, nessuna raccomandazione è stata fatta sull’uso dei due farmaci nei pazienti con malattia grave o condizioni critiche.

Il nuovo parere è riportato oggi su una pagina dedicata del British Medical Journal e rientra nelle cosiddette Linee guida ‘viventi’ che vengono continuamente aggiornate dal Guideline Development Group dell’Oms, un panel internazionale composto da esperti e pazienti.

Nessun effetto sul rischio di ricovero e ventilazione meccanica

La fluvoxamina e la colchicina sono farmaci poco costosi comunemente utilizzati e che sono stati oggetto di notevole interesse come potenziali trattamenti per il Covid-19 durante la pandemia. Tuttavia, le raccomandazioni arrivate oggi dagli esperti dell’Oms riflettono i tanti dubbi sull’efficacia di questi farmaci, ma anche l’evidenza di un effetto scarso o nullo sulla sopravvivenza e altri indicatori importanti, come il rischio di ricovero in ospedale e la necessità di ventilazione meccanica. Mancano anche dati affidabili sui gravi danni correlati al Covid-19 associati a questi farmaci.

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Sotto esame oltre 18mila pazienti

Nella raccomandazione gli esperti dell’Oms suggeriscono di utilizzare la fluvoxamina soltanto negli studi clinici. Il loro parere si è basato sui dati di tre studi randomizzati controllati che hanno coinvolto oltre 2.000 pazienti mentre quello sulla colchicina si è basato sui dati di sette studi che hanno coinvolto 16.484 pazienti.

Dopo aver esaminato a fondo questi dati, il panel, che comprende esperti di tutto il mondo tra cui quattro persone che hanno contratto l’infezione, ha concluso che quasi tutti i pazienti ben informati sceglierebbero di non ricevere né la fluvoxamina né la terapia con colchicina per il Covid-19 sulla base dei dati scientifici attualmente disponibili. Anche se nessuno degli studi presi in esame è stato condotto sui bambini, il panel dell’Oms ritiene che non ci siano motivi per ipotizzare una risposta diversa al trattamento con fluvoxamina o colchicina in fascia pediatrica.

Cosa sono le Linee Guida ‘viventi’

Le raccomandazioni di oggi fanno parte delle Linea Guida ‘viventi’, sviluppate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con il supporto metodologico della Magic Evidence Ecosystem Foundation. Si tratta di un documento in continua evoluzione che fornisce una guida affidabile sulla gestione del Covid-19 e aiuta i medici a prendere decisioni migliori per i loro pazienti.

In precedenza, l’Oms ha formulato una forte raccomandazione per l’uso di nirmatrelvir e ritonavir e raccomandazioni condizionali per sotrovimab, remdesivir e molnupiravir per i pazienti ad alto rischio con covid-19 non grave.

Per i pazienti con malattia grave, l’Oms raccomanda vivamente i corticosteroidi, con l’aggiunta di bloccanti del recettore IL-6 o baricitinib, ma sconsiglia l’uso di plasma convalescente, ivermectina e idrossiclorochina indipendentemente dalla gravità della malattia.

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