tratto da Byoblu
Gli incrinati rapporti fra Russia e Occidente sembrano ad oggi raggiungere una svolta, almeno dal punto di vista economico.
Di fronte alla possibilitĆ di un razionamento energetico, la Germania ha fatto un passo indietro e ha affrontato la realtĆ . Senza Nord Stream 1, il gasdotto russo che procura alla Germania il 49% del fabbisogno energetico, le prospettive per il Paese sono pessime.
Gli incrinati rapporti fraĀ RussiaĀ eĀ OccidenteĀ sembrano ad oggi raggiungere una svolta, almeno dal punto di vista economico.
Di fronte alla possibilitĆ di unĀ razionamento energetico, la Germania ha fatto un passo indietro e ha affrontato la realtĆ . SenzaĀ Nord StreamĀ 1, il gasdotto russo che procura alla Germania ilĀ 49%Ā del fabbisogno energetico, le prospettive per il Paese sono pessime.
Il ministro dellāeconomia tedesco,Ā Robert Habeck, ha cosƬ deciso di muoversi perchĆ© Nord Stream 1 torni a piena attivitĆ . Ć da giugno infatti cheĀ a causa di un disguido tecnicoĀ la fornitura di gas verso lāOccidente ĆØ stataĀ ridotta. Nel particolare si trattava di unĀ guastoĀ ad una delle sette turbine, diventato un problema insormontabile quando in gioco sono entrate leĀ sanzioni alla Russia.Ā Tale turbina infatti era in manutenzione inĀ Canada, che perĆ² aderendo alle sanzioni occidentali, a fine lavoro non ha restituito la turbina.
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LaĀ Germania, se da prima ha trovato giusto punire la Russia, ha capito che in realtĆ in questo modo si stava tirando la zappa suoi piedi. Come affermato da Habeck:
āSarĆ² il primo a lottare per un ulteriore pacchetto di sanzioni dellāUE, ma sanzioni forti significano che devono ferire e danneggiare la Russia di Putin piĆ¹ di quanto non faccia alla nostra economiaā
Non solo a quella tedesca in realtĆ , perchĆ© come spiega sempre il ministro:
āAbbiamo bisogno della capacitĆ nel Nord Stream 1 per riempire il nostro storage. Le capacitĆ di stoccaggio riempite in Germania non sono importanti solo per il mercato tedesco, ma anche per il mercato europeo e per la sicurezza dellāapprovvigionamento in Europaā.
Ecco allora che, sotto le pressioni tedesche, il Canada per la turbina farĆ una piccolaĀ eccezione alle sanzioni anti-russeĀ e restituirĆ il pezzo mancante.
La reazione di Kiev non si ĆØ fatta attendere: ĆØ āirragionevole e pericoloso per il regime sanzionatorioā fare una tale concessione su questo tema. I mercati invece di tuttāaltra opinione: dopo la notizia il prezzo del gas ĆØ scesoĀ sotto i 170 euro, con una flessione delĀ 5,7%. Sicuramente una reazione positiva in vista dellāaumento dellāapprovvigionamento di gas.
Ecco allora che torniamo a chiederci a cosa servano le sanzioni e per quanto ancora lāOccidente continuerĆ con questa falsa.