“Mi stanno negando il trapianto ai polmoni perché mi sono rifiutato il vaccino: l’allucinante denuncia che nessun media asservito racconta

di Virginia Camerieri per Byoblu

È il 2015, quando un uomo di 55 anni scopre di essere affetto da una grave malattia polmonare, la fibrosi interstiziale bronchiolocentrica, causata dall’inalazione di polveri durante gli anni di lavoro in cantiere.

E da allora è seguito dall’Unità operativa di pneumologia dell’Università di Padova.

La malattia si aggrava ed è la dottoressa che lo ha in cura a proporgli, nel 2019, la strada del trapianto polmonare.

Intanto, Gianni Tollardo, questo il nome del protagonista di questa terribile vicenda, segue tutte le indicazioni mediche, come l’assunzione di un farmaco sperimentato, ma sperimentale per la sua malattia “orfana”. Il signor Tollardo, dunque, non si è mai tirato indietro rispetto alle indicazioni mediche fornitegli, né tanto meno ha avuto da ridire sul far parte di questa sperimentazione. Anzi.

NEL 2020 GLI OSPEDALI SI PARALIZZANO

Nel 2020 scoppia il covid. Gli ospedali si paralizzano. La cura delle altre malattie viene messa, spesso, in secondo piano.

Nel documento rilasciato dopo la visita di dicembre 2021, la dottoressa che segue il signor Tollardo parla per la prima volta del vaccino anti SarsCov2 e della necessità di sottoporvisi per il ricovero.

Data la mancata aderenza ad un suggerimento di tipo medico occorre discutere il caso in ambito collegiale per decidere se è avviabile il ricovero”, si legge nel referto.
Sempre per il mancato vaccino, il ricovero viene posticipato a data da destinarsi.

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AD APRILE 2022 IL RICOVERO PER L’IDONEITÀ AL TRAPIANTO

Ad aprile 2022, Tollardo finalmente viene ricoverato e sottoposto ad una serie di accertamenti necessari per stabilire se è un soggetto idoneo all’inserimento nella lista trapianto di polmoni. Viene sottoposto, ad un esame microbiologico, un rx, un ecocolordoppler, una broncoscopia, la scintigrafia, una visita cardiologica, una consulenza dietistica, una visita fisiatrica…anche ad una consulenza psichiatrica ed una psicologica.

TRAPIANTO NEGATO: COSA DICE IL REFERTO

Nella lettera di dimissione dalla pneumologia del 30 aprile 2022 si legge che: “Il paziente è stato sottoposto agli esami clinico – laboratoristici e strumentali necessari per la valutazione per inserimento in lista trapianto polmonare dai quali non sono emerse controindicazioni maggiori seppur presentando tratti paranoici legati alla vaccinazione covid, che, per quanto circoscritti potrebbero influenzare l’iter trapiantologico in un’ottica di accettazione e adattamento all’organo ricevuto”.

Dunque, nonostante Gianni Tollardo fosse un candidato preferenziale al trapianto, come dimostrano tutti gli accertamenti, sulla base di questi presunti “tratti paranoici” è stato dichiarato non idoneo. Si legge che il paziente: “presentava tratti paranoici legati alla vaccinazione covid”. Eppure entrambe le visite, quella psichiatrica e quella psicologica, hanno dimostrato come “il paziente non presenta aspetti di psicopatologia in atto”. Quindi per entrambi gli specialisti l’anamnesi era negativa.

IL PARERE DEGLI ESPERTI SUL TRAPIANTO NEGATO

La domanda che ci poniamo è la stessa che si fa anche lo psichiatra e psicologo il dottor Tullio Franceschini, interpellato nel corso della nostra inchiesta: “Chi stabilisce che le idee diverse dalle dominanti sono paranoidee?”. “Chi un tempo si rifiutava di salassare i propri pazienti – prosegue il dottor Franceschini – anticipandone, nella maggior parte dei casi, il decesso aveva ragione o era un paranoide?”. E la lista degli esempi è lunga.

Anche se il signor Tollardo fosse un paranoico, come lo vogliono descrivere, avrebbe pieno diritto alle cure! Chi si rifiuta, legittimamente, di sottoporsi al vaccino covid-19 non può non avere gli stessi diritti delle altre persone.

Con la comunicazione di non idoneità e il trapianto negato, la vita del signor Tollardo adesso è seriamente a rischio, come ha sottolineato lo pneumologo Francesco Oliviero.

Abbiamo scritto alla dottoressa che per tutti questi anni ha avuto in cura Gianni, ma non ci ha ancora risposto.

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