Marmolada, “non è la solita valanga”: il nemico oscuro dietro al crollo che ha provocato una strage. Non è ancora noto il numero preciso dei feriti e dei dispersi

“Non ho mai visto una cosa del genere in Marmolada”. È la testimonianza di uno dei soccorritori, che all’Ansa non ha nascosto il turbamento per quanto accaduto, con un seracco che si è staccato dal ghiacciaio, provocando la morte di almeno 6 persone. Non è ancora noto il numero preciso dei feriti e dei dispersi, è in corso anche una ricognizione dall’alto da parte di un elicottero con a bordo personale dell’Arpav e del Soccorso alpino.

Non è la solita valanga invernale – ha dichiarato il soccorritore all’Ansa – grado due, grado tre: è la natura. Se volessimo fare un paragone con l’edilizia potremmo parlare di un cedimento strutturale. Lo zero termico – ha aggiunto – è oltre i 4mila metri ed è chiaro che è una cosa meteorologica che nemmeno la migliore delle guide può prevedere”. Dello stesso avviso anche Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno: “Il cambiamento climatico, con temperature che negli ultimi giorni hanno raggiunto i 10 gradi a 3mila metri è un nemico oscuro contro cui combattere”.

“In montagna – ha aggiunto – stiamo purtroppo vedendo gli effetti più disastrosi. Confidiamo nel miracolo e soprattutto nelle capacità e nelle competenze di tutti coloro che stanno operando in Marmolada affinché il bilancio finale sia il meno negativo possibile”.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >
https://t.me/capranews

E’ di sei morti, 8 feriti di cui uno grave e una decina di dispersi il bilancio provvisorio delle vittime del crollo di un enorme seracco sulla Marmolada. Lo rende noto, all’ANSA, Gianpaolo Bottacin, assessore regionale del Veneto alla Protezione civile.

“La situazione è in evoluzione – afferma – ed è difficile allo stato attuale dare con certezza conto dell’accaduto”.

“Sto costantemente informando – conclude – il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio”.

Secondo quanto si apprende da fonti dei soccorritori, i corpi sarebbero stati estratti dalla massa di ghiaccio ma non ancora recuperati e portati a valle. Le ricerche sono ancora in corso per verificare la presenza di altre persone. Il distacco, secondo le prime informazioni del Soccorso Alpino, si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l’itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Proprio ieri sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta. La procura di Trento ha aperto un fascicolo sul crollo del seracco in cima alla Marmolada che ha causato la morte di almeno sei alpinisti e il ferimento di altri nove, due dei quali in gravi condizioni. Disastro colposo è il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore Sandro Raimondi, è il pm Antonella Nazzaro.

Total
1
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Malore improvviso, stavolta la vittima è un un politico: morto sindaco mentre presenziava ad una cerimonia

Next Article

Di Maio oramai figlio totale del mainstream: intervistato nello stesso giorno da Repubblica e Corriere per propinare agli italiani un distillato di pure idiozie

Related Posts