Usa e Nato passano alla fase due: dopo la Russia adesso nel mirino la Cina. La feccia del Pentagono non si pone limiti: vogliono scatenare a tutti i costi un conflitto

Nato, l’ira della Cina: “Gli Usa smettano di creare conflitti”

Il ministero degli Esteri di Pechino: “L’Alleanza destabilizza l’Asia, deve finirla di farsi nemici”.

Nelle scorse ore, gli States hanno aggiunto cinque aziende cinesi in una black list del commercio: secondo gli americani, queste imprese sarebbero sostenitrici della base industriale militare e della difesa russa, e avrebbero continuato l’opera di sostegno anche in seguito all’invasione in Ucraina. Una scelta, quella degli USA, che ha causato l’ira del Governo cinese, il quale ha subito respinto le accuse dichiarando a gran voce di non essersi mai sbilanciato sul conflitto in corso, non sostenendo in alcun modo l’una o l’altra parte e negando di aver fornito alcuna assistenza militare alle parti coinvolte.

Secondo una nota dell’ambasciata cinese a Washington, inoltre, La Cina avrebbe anche espresso la scelta di opporsi con forza alle sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti alle compagnie cinesi, annunciando di voler adottare tutte le misure necessarie per proteggere i diritti delle sue società e dichiarando che le sanzioni statunitensi violerebbero il diritto internazionale.

Nella pratica, gli Stati Uniti hanno individuato 36 società da boicottare, inserendole in una lista nera che comporta, per i fornitori statunitensi delle società sanzionate, il bisogno di un’apposita licenza rilasciata dal Dipartimento del Commercio prima di poter effettuare le spedizioni dei loro prodotti.

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Oltre alle compagnie cinesi colpite (che sono la Connec Electronic Ltd, la World Jetta, la Logistics Limited, la King Pai Technology Co e la Ltd e Winninc Electronic) ce ne sono 31 di altri Paesi, seppur in totale 25 abbiano base operativa in Cina. Le altre aziende sono provenienti da Russia, Emirati Arabi Uniti, Lituania, Pakistan, Singapore, Regno Unito, Uzbekistan e Vietnam.

Lo scopo della scelta americana, che potrebbe portare a gravi conseguenze sul piano economico, è stato spiegato dal sottosegretario al Commercio per l’industria e la sicurezza, Alan Estevez, in una recente dichiarazione. Estevez ha rivelato che questa azione è in grado di inviare un potente messaggio a entità e individui in tutto il mondo: chi cercherà di sostenere la Russia in questo conflitto verrà tagliato fuori dagli Stati Uniti.

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