“Se il governo salta, è normale”. Guido Crosetto, la frase “sfuggita”: Draghi messo davvero alla porta?

La maggioranza fibrilla: prima le indiscrezioni sulla richiesta (poi smentite) di Mario Draghi di cacciare Giuseppe Conte dal Movimento 5 Stelle, poi le barricate della Lega su cannabis e Ius Scholae. Risultato? Il governo rischia di cadere. Quella che sembra essere solo una voce, in realtà si fa sempre più concreta tanto che Guido Crosetto spiega: “Il Governo Draghi non è un Governo politico”. Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che il fondatore di Fratelli d’Italia si lascia andare a un’osservazione per i prossimi scenari: “È il Governo del Presidente, costruito attorno ad alcune priorità (pandemia e PNRR) mettendo insieme partiti diversissimi. Se in Parlamento arrivano proposte di una sola della parti che lo compongono, l’accordo iniziale salta. Normale”.

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Un modo per dire che l’esecutivo dalle più larghe intese, non potrà mai mettere d’accordo realtà diverse. È il caso del Partito democratico e della Lega, con Matteo Salvini che si oppone al via libera alla cittadinanza a coloro che sono arrivati in Italia prima di aver compiuto 12 anni e che hanno portato a termine un percorso scolastico di 5 anni. Ma non solo, perché il Carroccio contesta la legalizzazione della cannabis e tuona: “Succede che da papà, non da capo della Lega, trovo intollerabile un’accelerazione del Parlamento per liberalizzare la droga. Le droghe uccidono, annientano, distruggono“.

Eppure alcuni utenti del web hanno frainteso il tweet: “Ma che dici, Guido??? Che i parlamentari di maggioranza non possono più presentare proposte di legge senza la bollinatura del governo??”, chiede uno di loro mentre Crosetto precisa il suo ragionamento: “Certo che possono! Devono!!! Ma che non puoi chiamare in causa la tenuta della maggioranza di Governo”.

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