Balanzoni radiata, la furia di Crosetto contro l’ordine dei medici e la risposta indegna di Burioni, prontamente asfaltato come merita

Il caso di Barbara Balanzoni, dottoressa veneta radiata dall’Ordine dei medici per la sua attività contro i vaccini, agita i social, la comunità scientifica e la politica. La Balanzoni era diventata un punto di riferimento dei no vax durante i mesi più duri della pandemia per aver espresso critiche durissime al governo e alle maggiori autorità sanitarie italiane per la gestione dell’emergenza.

“Viene punito senza pietà chiunque osi deviare dal percorso prestabilito dell’ortodossia dominante terapeuticamente corretta”, sottolinea Diego Fusaro, anche lui esponente “intellettuale” di coloro che hanno parlato a ogni pie’ sospinto di “regime sanitario”. Ma anche una personalità come Guido Crosetto, non certo etichettabile come “estremista” né incline a posizioni complottarde, ha qualcosa da dire al riguardo. E sul caso Balanzoni entra in aperta polemica con il virologo Roberto Burioni, di certo il più famoso esponente dei pro-vax senza sé e senza ma, fin dall’inizio dell’incubo Coronavirus, e nemico pubblico numero uno dei no vax. “Tutti hanno il diritto di lavorare, non di eseguire una operazione chirurgica o progettare un ponte”, scrive ironico avallando la radiazione della collega. “È il problema dell’asimmetria informativa. Il paziente non può sapere se la cura che gli viene somministrata è buona. Per ovviare, in modo imperfetto, si richiede una laurea e una abilitazione. Non sufficienti ma già qualcosa”, gli fa notare Alessandro De Nicola su Twitter. Crosetto interviene: “Esatto Nicola. Ti informo che la signora aveva entrambe. E aveva anche una specializzazione. Ed è stata ritenuta idonea gestire la mia e la tua vita per anni e anni. Le erano state anche affidate quelle dei nostri militari”.

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“Se un ingegnere esprime l’opinione (legittima) che il ferro nelle travi di cemento armato si può non mettere gli lasciamo progettare un ponte autostradale?”, domanda Burioni. “Sì, vero Roberto. Ma stiamo parlando di persone doppiamente abilitate a farlo: da laurea, specializzazione e ordine…”, ribatte ancora il fondatore di Fratelli d’Italia. Che poi rilancia il tema con un post: “Visto che avete voluto scendere nello specifico, caro Burioni, la dottoressa fino a ieri aveva gli stessi tuoi diritti a partecipare a una operazione, a gestire la vita di persone e a curarle. Se oggi è un mostro abbiamo migliaia di problemi nel sistema sanitario”.

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