Picco di contagi da Omicron 5 a fine luglio e poi una nuova variante covid in autunno-inverno. E’ lo scenario che delinea il professor Fabrizio Pregliasco. “Temo che prima o poi Omicron” 5 “ce la faremo proprio tutti, ĆØ un disastro. Sfugge a chi ĆØ guarito e sfugge un po’ in termini di infezione anche ai vaccinati. E’ vero, il virus di Omicron ĆØ un po’ piĆ¹ buono rispetto agli originali”, dice il virologo, docente all’universitĆ Statale di Milano, a Un giorno da pecora. “Il problema ĆØ che c’ĆØ un rischio di ulteriore incremento dei casi, che riteniamo sottostimati. Attualmente i contagiati in Italia sono almeno il doppio: circa 100mila al giorno, i positivi complessivi notificati sono 600mila. PerĆ² potrebbero essere molti di piĆ¹, circa il doppio. Oltre un milione? Esatto. Poi c’ĆØ una quota di asintomatici, soggetti che possono contagiare”.
“A volte il test rapido non ĆØ subito positivo. I sintomi? Febbre, tosse, naso chiuso, mal di gola”. Chi ha avuto il covid 3-4 mesi fa ha avuto Omicron 5? “No, temo di no. E non c’ĆØ una protezione incrociata tra le varie Omicron, quindi puĆ² contrarre il virus di nuovo”, afferma ancora.
“In inverno, con la perdita della protezione e qualche variazione sul tema di Omicron” bisognerĆ tenere alta la guardia. “Il virus non si ĆØ raffreddorizzato, ĆØ sempre pericoloso. Il long covid c’ĆØ sempre, anche se un po’ meno pericoloso con Omicron 5”.
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