Sanzioni alla Russia, l’ambasciatore italiano schianta la feccia dei burattini occidentali: non hanno capito che faranno schiantare l’economia di tutta Europa

Quale economia si schianterà prima? La nostra o quella russa? Questa la domanda che si è posto Marco Carnelos, ex ambasciatore in Iraq. “Serpeggia l’impressione che il copione della reazione delle democrazie occidentali all’invasione russa sia stato frettolosamente scritto a Washington e Londra, mentre Bruxelles e le altre capitali europee si sarebbero limitate a recepirlo con un semplice copia e incolla”, ha scritto Carnelos su Dagospia. Secondo lui, nelle cancellerie della triade – Nato, Ue e G7 – non si sono analizzati i rischi delle sanzioni imposte a Mosca.

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“La Russia, dopo gli iniziali, grossolani, errori militari, sta lentamente ma inesorabilmente prendendo il sopravvento nel Donbass”, ha spiegato Marco Carnelos, che poi ha aggiunto: “Quanto all’economia russa, sta certamente soffrendo, ma – contrariamente a quanto previsto con sicurezza mesi fa – non è ancora crollata“. L’ex ambasciatore, allora, ha posto un interrogativo: “Possiamo chiederci, e chiedere, se nelle cancellerie della Triade (NATO-UE-G7) siano state condotte simulazioni economiche affidabili per valutare l’impatto globale delle sanzioni alla Russia? E, in caso positivo, essere edotti sui risultati? Oppure, stiamo assistendo all’ennesimo errore di calcolo simile a quelli che abbiamo visto in Asia occidentale e centrale negli ultimi due decenni?”.

Il timore è che la politica delle sanzioni a Mosca abbia avuto dei presupposti sbagliati alla base e che quindi sia stata fatta una valutazione poco attenta. Probabilmente si è pensato che la Russia fosse molto più dipendente dall’Occidente di quanto quest’ultimo lo fosse dalla Russia. Intanto il quadro attuale non è per niente positivo: basti pensare ai problemi nelle catene di approvvigionamento globali, alla crisi alimentare – che sembra essere sempre più vicina – e alla crescita vertiginosa dei prezzi dei combustibili fossili.

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  1. ” nelle cancellerie della triade – Nato, Ue e G7 – non si sono analizzati i rischi delle sanzioni imposte a Mosca”

    Nato, Ue, solo burocrati di merda che se ne fregano dei problemi delle persone comuni, quelli per intenderci che prendono mille euro/mese o anche meno..

    Fuori l’Italia dalla Nato e dall’Ue, e fuori la Nato dall’Italia! Altrimenti finiremo come la Grecia, sempre per mano di Draghi ovviamente..

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