Litizzetto richiamata dal garante: la buffonata sul referendum ha violato la par condicio

Non tutte le polemiche social sono sterili, forse. Il dubbio nasce dalla decisione dell’Agcom che ha deliberato un richiamo formale nei confronti della Rai, dopo il caso del monologo di Luciana Littizzetto nella puntata di Che tempo che fa del 29 maggio scorso. A deliberarlo l’Agcom nella riunione del consiglio che si è tenuta ieri, martedì 7 giugno, dopo gli esposti del 3 giugno del Partito Radicale e del 7 giugno del gruppo della Lega in Commissione di Vigilanza.

La decisione è stata presa per la violazione dei principi in materia di par condicio e pluralismo durante la campagna referendaria. Secondo l’Autorità, infatti, pur avendo poi fatto marcia indietro, Littizzetto ha fornito, seppur in forma indiretta, informazioni sul voto che potrebbero aver influenzato gli elettori.

Nel richiamo (qui è possibile leggere la delibera integrale). l’Agcom invita la tv pubblica a garantire “un rigoroso rispetto dei principi del pluralismo, dell’imparzialità, dell’indipendenza, della completezza, dell’obiettività e della parità di trattamento fra i diversi soggetti politici in tutto il periodo di campagna referendaria“.

Il tema della copertura informativa televisiva rispetto ai referendum in programma il 12 giugno negli ultimi giorni si sta facendo sempre più caldo. Anche il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, che da giorni è in sciopero della fame proprio per denunciare il silenzio mediatico, politico e istituzionale che boicotterebbe i quesiti referendari, e i promotori degli stessi oggi hanno tirato in ballo il caso Littizzetto, delineando questo quadro:

Si ricorda che in vista dei quesiti la situazione è la seguente: un solo giorno per votare, a scuole chiuse, in periodo di vacanze, con l’obbligo di indossare la mascherina, senza adeguato dibattito mediatico e politico, con le reti Rai che mandano in onda monologhi a sostegno dell’astensione come quello di Luciana Littizzetto. Ci aspettiamo parole chiare da parte del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio.

Va precisato che, sempre nella riunione di ieri dell’Agcom, è stata letta la lettera dell’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes nella quale il numero uno dell’Azienda pubblica comunicava di aver messo in palinsesto per l’8 giugno (cioè oggi) un programma interamente dedicato al referendum della durata di 2 ore (si tratta dello speciale del Tg2 che sarà proposto stasera dalle 21.00, al posto del previsto telefilm The Good Doctor). Una comunicazione, arrivata dopo l’esposto dei radicali, che sarebbe stata interpretata come una volontà di rimediare ai contenuti del monologo della Littizzetto.

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