Definiva “bifolchi” coloro che rifiutavano la puntura: adesso non lo fa piú. Il giovane medico è stato trovato morto nel solito modo a soli 33 anni

Sgomento a Borgosesia per l’improvvisa morte di un giovane medico di base. E’ Alessandro Dellasette che da qualche anno aveva rilevato uno studio medico in centro città. Aveva 33 anni, e abitava in viale Rimembranze, dove è stato trovato senza vita.

Aveva ereditato la vocazione medica dal padre, neurologo. Il giovane medico ha lasciato la mamma Adriana, che vive a Varallo, e un fratello minore. 

Cosa scriveva sui social qualche mese fa:

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  1. Questo non è l’unico, ma non dimenticate che la stragrande maggioranza la pensava e continuano a pensarla in questo modo, nonostante stanno morendo di malori improvvisi, il loro credo o meglio il loro fanatismo non viene scalfito. Sono felice quando muoiono specialmente i medici che erano coloro che avrebbero potuto opporsi con criterio ed invece hanno contribuito a questa dissennata chiamiamola vacci nazione , di coglioni non ne abbiamo proprio bisogno.

    1. La penso esattamente come te. I medici sono i primi responsabili di quello che sta avvenendo, si sono trasformati in crudeli assassini, vuoi per paura vuoi per opportunismo. Andrebbero tutti presi a fucilate ma mi accontento della silenziosa opera del siero di corta vita, e mi auguro che ne vadano all’inferno il maggior numero possibile.

  2. Questo povero giovane è innanzitutto una vittima della propaganda al punti essersi fatto lui stesso strumento di propaganda. Evidentemente in perfetta buona fede, come milioni di italiani e decine di persone che chiunque conosce anche tra i propri amici e parenti. In buona fede al punto che di vaccino è morto. Chi ha sofferto e soffre della discriminazione vaccinista dovrebbe evitare di cadere nella trappola dell’odio contro chi si è vaccinato perché la divisione e l’odio tra le categorie artificiali di cosiddetti no vax e cosiddetti vax è esattamente ciò a cui puntano coloro che hanno inoculato il veleno della divisione assieme ai presunti vaccini. Il tono dell’articolo e i commenti soddisfatti non fanno onore a chi lo ha scritto ma sono speculari alle scomposte grida di soddisfazione che emettevano i fanatici vaccinisti e i loro fanatizzati accoliti ogni volta che un non vaccinato finiva in terapia intensiva o moriva di covid. Bisognerebbe sottrarsi alla gara al commento più penoso nel festeggiare indegnamente le disgrazie altrui. Diversamente si partecipa ad una controproducente gazzarra tra capponi di Renzo facendo il gioco degli ignobili individui responsabili di tutta questa farsa. È necessario aprire gli occhi di chi li ha chiusi per due anni e unirsi perseguire l’unità contro i responsabili della farsa per chiedere loro di pagare il conto del disastro a cui ci hanno portato

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