Il 7 febbraio 2022, prima che la guerra scoppiasse, Vladimir Putin ha recitato i versi agghiaccianti di una canzone russa rap “La bella addormentata”, che parla di una donna stuprata: “Che ti piaccia o no ĆØ il tuo dovere bellezza mia”. “Le donne ucraine quando hanno sentito queste parole citate da Putin che ĆØ uno che non scherza”, rivela Rula Jebreal, ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira su La7, nella puntata del 27 maggio, “hanno subito compreso il significato di quella frase e hanno fondato una chat sulla riguardante gli stupri da parte dei soldati russi, giĆ commessi in Siria e in Cecenia. Lo stupro diventa una politica per sterminare e sottomettere un popolo”.
“Sono stati stuprati anche dei bambini nei centri di detenzione. In Siria un bambino fu stuprato, mutilato, fucilato e il corpo dato alla famiglia. Questo accadde cinque anni prima di questa guerra”, sottolinea la Jebreal. “Quando le donne hanno sentito le frasi di Putin tutti le hanno interpretate come un codice militare per cominciare le campagne di stupri. Tante di loro hanno messo la spirale per non rimanere incinte dopo gli stupri. Questa ĆØ una guerra di un uomo, fatta e narrata da uomini in cui la voce delle donne ĆØ assente”.
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Quindi, conclude, la Jebreal, “abbiamo capito quello che ĆØ accaduto a Bucha, abbiamo intercettazioni telefoniche di soldati russi che si vantano degli stupri. Pensa alle atrocitĆ che stanno accadendo. Gli ucraini sono trattati come animali”.
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