“Avevo detto che avremo avuto dei casi in Italia di vaiolo delle scimmie, Spagna e Portogallo sono dietro l’angolo. Ora è un problema europeo e globale, dobbiamo fare molto bene il tracciamento e far sì che si fermi un focolaio che è partito”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commentando il primo caso italiano di vaiolo delle scimmie isolato allo Spallanzani di Roma.
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“Una cosa positiva è che chi è vaccinato per il vaiolo dovrebbe essere coperto, ma questa vaccinazione dal 1974 in poi non è stata fatta. Una parte importante della popolazione non ha il vaccino del vaiolo e potrebbe essere scoperta“, avverte.
“Non c’è una cura specifica per il vaiolo, in genere queste forme si autolimitano, hanno una durata e poi si risolvono. I rischi – spiega Bassetti – sono quelli di un’infezione intra-umana, ovvero che ci possa essere trasmissione a più persone se esce da questi cluster che abbiamo avuto soprattutto tra persone omosessuali, e può diventare un problema”. ADNKRONOS
Sono stato vaccinato per il vaiolo nel 1976, quindi quello che affermi non è esatto. E poi non si sa nemmeno se questi vaccini facciano qualcosa. Non ci racconterete ancora una favoletta come per il Covid? C’era una volta una scimmia che…
Bravo!!! Concordo in pieno!!
ripeto – alle dichiarazioni del Bassetti va integrata la postilla “messaggio pubblicitario scopo promozionale”, questo per legge
Su quasi 7 MILIARDI di persone tre… quattro… individui
hanno “FORSE” (e dico FORSE) il vaiolo delle scimmie (o dei leopardi!?) innocuo per l’uomo
…ma i media scatenano il PANICO?!
Tranquilli
Bill Gates ha già fatto approvare il proprio vaccino due anni fa… di cosa avete paura?
Ah ah ah