“Se lo fa, i Nazi gli fanno la pelle” Lucio Caracciolo analizza i “problemi interni” del presidente ucraino: gli Azov lo hanno già avvisato

Tratto dal blog di Nicola Porro

Che fine abbiano fatto le negoziazioni in Ucraina non è ancora dato sapere. Certo l’Europa si sta dando un gran da fare, con Macron a guidare la truppa dei propensi a cercare un accordo con Putin. Azione però frenata da Boris Johnson da una parte e da Joe Biden dall’altra, i quali oltre a fornire miliardi di euro e armi all’Ucraina (l’ultimo decreto Usa è da 40 miliardi), sostengono anche le legittime richieste irredentiste di Zelensky. Il presidente ucraino ieri è stato chiaro: nessun patto con Putin finché la Russia non si ritira dai territori occupati. Unica concessione, quella della Crimea: nel senso che Zelensky è disposto a “lasciare da parte” il discorso. Ma certo non vuole regalarla a Mosca.

L’intervista al presidente ucraino andata in onda su Porta a Porta ha fornito molti spunti. Anche sulla lettura data a Kiev del viaggio di Mario Draghi negli Stati Uniti. Molti si aspettavano infatti che il premier italiano sposasse le posizioni “rigide” di Usa e Gran Bretagna, invece si è mostrato più affine al patto del Quirinale con l’Eliseo. “Al presidente Zelensky non sono piaciute le dichiarazioni di Draghi e quelle di Biden sulla necessità di trovare una via d’uscita – ha detto infatti Lucio Caraccio ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7 – E questo perché comincia ad avere problemi interni, in particolare con il reggimento Azov”.

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Non è un mistero, infatti, che la resistenza del battaglione all’Azovstal stia mettendo in difficoltà Zelensky. I comandanti di Azov sono convinti di poter organizzare un blitz con cui liberare i miliziani dalla morsa dei russi che circondano l’acciaieria. Il governo di Kiev, però, non è disposto a rischiare: l’Azovstal si trova a 150km dalle linee ucraine e rischiare una azione rischierebbe di provocare molti morti. “Zelensky è stato accusato di aver abbandonato i combattenti all’Azovstal – dice Caracciolo – che infatti gli hanno fatto pervenire minacce piuttosto serie”. Senza contare che, prima della guerra, tra il Battaglione e il presidente non correva buon sangue. Divisioni superate di fronte al nemico comune, ma che ora sembrano di nuovo riaffiorare.

Secondo Caracciolo, le difficoltà interne di Kiev e “un atteggiamento più compromissorio dei principali Paesi occidentali”, potrebbe “inasprire la situazione ancora di più”. Non solo. “Stanno venendo al pettine i nodi delle sanzioni, che sono state volute soprattutto dagli americani per dividere gli europei dai russi. Solo che poi si finisce per dividere anche gli europei dagli Usa, ed è quello che è andato a dire Draghi a Washington. Ha fatto notare a Biden che se continuiamo così non reggiamo, sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale. Ci sono ormai delle linee di faglia molto forti”.

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  1. Nel male della grave situazione, provocata da USA e UK agli ordini della lobby sionista, c’è il lato positivo, che è il risveglio di molti europei e statunitensi accortisi di essere pedine offerte in sacrificio al Molok del NWO
    Che questo sia l’inizio della fine di questo cancro per il mondo

  2. Il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko sulle conseguenze dell’adesione di Finlandia e Svezia alla NATO:

    ✔️ Questo è un cambiamento strategico. Questo cambiamento non può rimanere senza una reazione politica, così come senza un’analisi approfondita delle conseguenze della nuova configurazione di forze che potrebbe formarsi a seguito del prossimo ampliamento dell’alleanza. È chiaro che la decisione non sarà presa sulle emozioni.
    ✔️ Questa è la nuova realtà, che, siamo convinti, non è nell’interesse di Svezia e Finlandia, né nell’interesse del mantenimento della sicurezza e della stabilità europea, ma porterà solo alla militarizzazione del Nord, che, militarmente, è stata fino a poco tempo fa la zona più pacifica d’Europa.
    ✔️ Nel loro discorso al parlamento finlandese, il presidente e il primo ministro finlandese hanno affermato che questo passo rafforzerà la sicurezza sia della Finlandia che della NATO. È abbastanza ovvio per qualsiasi persona sana di mente che il risultato sarà esattamente l’opposto, la sicurezza militare della Finlandia sarà notevolmente indebolita.
    ✔️ Abbiamo un’idea approssimativa di come si svolgeranno gli eventi quando verrà rilasciata l’iscrizione. I paesi della NATO dichiareranno immediatamente che il fianco settentrionale è molto vulnerabile, che il confine con la Russia è di 1300 km. Ora il confine tra NATO e Russia è aumentato di circa 1300 km. Questo confine deve essere difeso, quindi ulteriori contingenti di forze devono essere schierati lì e così via.
    ✔️ Tutto ciò si inserisce nella famigerata ricerca di un nemico, che si esprime in senso pratico politico militare nella demonizzazione della Russia, attribuendole intenzioni ostili nei confronti di paesi di cui semplicemente non si può sospettare che la Russia abbia tali intenzioni.
    ✔️ Ci sono molte domande legate all’effettivo rifiuto di questi paesi dallo status di denuclearizzazione. Di recente, ci sono state sempre più affermazioni che la NATO è pronta ad abbandonare questa misura. In particolare, Jens Stoltenberg ha affermato che le armi nucleari potrebbero essere trasferite più vicino ai confini della Federazione Russa, i leader polacchi si sono dichiarati pronti ad accettarlo. Se queste affermazioni vengono attuate in alcuni passaggi pratici, ovviamente, sarà necessario rispondere a ciò adottando adeguate precauzioni che assicurino l’affidabilità della deterrenza.

  3. Gli astronauti della NASA si lamentano delle difficoltà sul lavoro dovute alle sanzioni anti-russe

    Gli astronauti sono costretti a sopportare difficoltà nel loro lavoro a causa delle sanzioni imposte alla Russia, scrive il portale SpaceNews, citando i consiglieri della NASA.

    I partecipanti alla riunione del gruppo consultivo sulla sicurezza aerospaziale hanno affermato che le conseguenze delle sanzioni si sono riflesse nella partnership tra Russia e Stati Uniti nello spazio.

    Membro del gruppo ed ex astronauta Susan Helms ha osservato che le sanzioni hanno creato difficoltà amministrative nel lavoro dei dipendenti della NASA.

    Quindi, Helms ha parlato dei problemi con i voli per Mosca a causa delle restrizioni delle compagnie aeree. Gli astronauti della NASA continueranno a ricevere istruzione e formazione a Mosca. Mentre lavoravano in Russia, hanno incontrato difficoltà a causa della sospensione delle operazioni di banche estere in Russia.

    I dipendenti della NASA si sono anche lamentati delle difficoltà nel lavorare con i prodotti Microsoft in Russia, perché l’azienda ha smesso di vendere beni e fornire servizi nel paese.

    Helms ha osservato che gli Stati Uniti e la Russia stanno cercando di mantenere i legami e la NASA “sostiene fortemente” l’idea del volo incrociato, perchè senza i Russi, la Nasa sarebbe scomparsa sa molti anni “.

  4. DAL GIORNALE DIRETTO dalla giornalista Russa che ha MASSACRATO Del Debbio sul suo ” Talk show ” 2 giorni fa:

    I really want Mariupol to become Russian – Azovstal employee told how his family was kept at the plant occupied by Ukrainian military

    “With all the necessary things, my family and I came to the bomb shelter at the Azovstal on March, 2. We went upstairs, there was shelling, a mine flew in, my son was wounded, and a girl, a shop worker, was killed. There were both Azov* and Ukrainian troops, we saw them briefly, they did not see us. We were taken to the village of Bezymennoye. On May 1, Russian troops liberated us from the plant. I really want Mariupol to become Russian territory, enter the Rostov region, belong to Russia”, the man says.

    https://en.news-front.info/2022/05/14/i-really-want-mariupol-to-become-russian-azovstal-employee-told-how-his-family-was-kept-at-the-plant-occupied-by-ukrainian-military/

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