di Fabio Massimo Nicosia, avvocato, Presidente del Partito Libertario e del Fronte di Liberazione Nazionale
Il Pannella dei tempi dāoro diceva che i radicali erano invisi ai salotti bene della borghesia progressista, perchĆ© si mettevano le dita nel naso e stavano scomposti a tavola. ChissĆ che cosa direbbero oggi Pannella e quei salotti buoni di Nicola Franzoni, segretario del Fronte di Liberazione Nazionale, il quale, non si sa se con le dita nel naso o meno, ĆØ arrivato addirittura a orinare sul muro di non so più quale Palazzo istituzionale romano, ricavandone immediatamente un foglio di via obbligatorio (ma orinare sul detto Palazzo ĆØ reato o non ĆØ reato?).
Forse a Pannella Franzoni sarebbe piaciuto, anche perchĆ©, come scrisse Pasolini, quei radicali non ebbero mai timore di immischiarsi con āfascistiā, e Franzoni ĆØ un visitatore frequente di Predappio, per quanto il suo āfascismoā sembra più, per dirla con De Felice, Fascismo-movimento che Fascismo-regime: in sostanza il fascista Franzoni ĆØ lāunico vero anarchico ottocentesco o primo-novecentesco che abbiamo in Italia ā e del resto Turati scrisse che il Mussolini direttore dellāāAvantiā era un āanarchico perfettoā- amante del bel gesto DāAnnunziano, consistente, nella mass-mediatica di oggi, nellāinsultare Presidente del consiglio, Presidente della Repubblica, e chi capita capita, ovviamente a proprio rischio e pericolo.
E infatti la questione ĆØ che però, da quel primo foglio di via in poi, ormai saranno due anni, il ānemico del popoloā Franzoni di fogli di via obbligatori ne ha accumulati una collezione, dato che, essendo formalmente āattenzionatoā da Ministero dellāInterno e Digos, ovunque andasse per unāiniziativa politica, veniva fermato e si vedeva prontamente servito un foglio di via bello fresco dopo lāaltro.
Contro gli ultimi tre fogli di via ricevuti (Torino, Napoli, Monza), Franzoni ha proposto ricorso al Tar Lazio; senonchĆ©, pendente questo, la sua situazione si ĆØ molto aggravata, essendo stato intanto āraggiuntoā da un provvedimento giudiziario di custodia cautelare, per i famosi fatti del 9 ottobre 2021, relativi allāoccupazione della sede della Cgil, per quanto lāordinanza non affermi che Franzoni sia stato tra gli occupanti, ma, probabilmente facendogli troppo onore, lo indicano come āagitatore delle folleā (e torniamo al linguaggio di una volta), e quindi, in termini tecnico-giuridici, un istigatore. Addirittura, qualcuno accusò Franzoni di eccesso di moderatismo proprio per non avere partecipato allāassalto, non per avervi partecipato, ma noi sappiamo giĆ dalle inchieste degli anni ā70 sullāAutonomia operaia che, se uno non partecipa, vuol dire che ĆØ un ācapoā, e quindi ĆØ più grave non partecipare che partecipare.
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Qualcuno avvezzo a discorsi di diritto si sorprenderĆ di un provvedimento ācautelareā, il quale arriva a sei mesi dal fatto, senza che siano allegati pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato; ma questo qualcuno non starebbe considerando che Franzoni ĆØ un ānemico del popoloā, altri direbbe ormai un capro espiatorio, e infatti egli non si ĆØ certo solo limitato, sei mesi fa, ad aizzare le folle, ma, cosa ben più grave, ĆØ un āradicale critico delle politiche governative in materia di lotta alla pandemia, con ripetuti insulti alle Istituzioni della Repubblica, presidenza del Consiglio e della Repubblica compreseā.
Strana nemesi, il fascista colpito dalla normativa di derivazione fascista sui vilipendi, ma abbiamo giĆ detto che Franzoni più che fascista ĆØ un anarco-fascista, e quindi ama la sfida, gli piace fare āquello che gli pareā, anche nella gestione interna del suo partito, per questo in realtĆ mi ĆØ simpatico, in questo paese di rimbambiti che il massimo di disobbedienza che sanno esprimere ĆØ di portare la mascherina anche quando non ĆØ necessario, nĆ© obbligatorio. E infatti quelle parole ricorrono di continuo negli atti che riguardano Franzoni, il nemico del popolo, infatti, ĆØ un āinsultatore serialeā, come se insultare il governante non fosse una sorta di diritto naturale del popolo sovrano, nel paese che ha esportato in tutto il mondo lāespressione āPiove, governo ladroā.
Ancor meno tollerabile ĆØ che Franzoni sia sistematicamente accusato di disprezzare mascherine e vaccini, di ritenerli atti giuridicamente nulli, il che, si badi, ĆØ suo pieno diritto in base allāart. 54 della Costituzione, il quale, secondo la migliore dottrina ammette la disobbedienza nei confronti delle leggi reputate invalide, pur non essendo il testo approvato dellāart. 54 identico allāoriginario progetto Dossetti: e si noti bene che il cittadino ĆØ ālegittimato a disobbedire sulla base di un suo giudizio soggettivo sullāillegittimitĆ della normaā, nĆ© potrebbe essere altrimenti, dato che se disobbedisce lo fa a suo rischio e pericolo, e il giudizio di illegittimitĆ ĆØ solo il suo, quindi occuparsi di Franzoni finirebbe con lāaprire un Vaso di Pandora a proposito delle effettive libertĆ politiche del cittadini, e di questo dovremmo rendere merito a un āfascistaā, il che pare poco politicamente corretto.
E infatti i garantisti abitudinari di pronto soccorso, i radicali, i Manconi, i Boato, i Sansonetti, non sentono per nulla lāesigenza di occuparsi di Franzoni, dato che Franzoni ĆØ brutto, sporco, cattivo e fascista, anarco-fascista. Ho chiesto da tempo a Riccardo Magi, deputato di +Europa e di Radicali Italiani, di occuparsi del caso Franzoni, dato che accumulare fogli di via giĆ significava vedersi inibita qualsiasi agibilitĆ politica, e di presentare unāinterrogazione parlamentare, ma lui non mi ha nemmeno risposto. Peccato: Pannella quellāinterrogazione lāavrebbe sicuramente presentata.