Gli Stati Uniti hanno minacciato di “rispondere di conseguenza” nel caso in cui la Cina dovesse installare una base nelle Isole Salomone.
Scusate ma non è la stessa cosa che ha fatto Putin con l’Ucraina sulle possibili basi NATO da installare sul territorio di Kiev (con la differenza che l’Ucraina confina con la Russia mentre le Isole Salomone sono a circa 12mila chilometri di distanza dalle coste USA).
Gli americani possono fare quello che vogliono senza che i giornali italici facciano una minima critica.
Che cialtroni.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui 👇
https://t.me/capranews
Usa: “Reagiremo se la Cina aprirà una base militare nelle isole Salomone”.
tratto da TgCom24 Mediaset
Gli Stati Uniti agiranno “di conseguenza” se la Cina installerà una base militare nelle Isole Salomone, nel Pacifico. Lo rende noto la Casa Bianca, dopo che una delegazione statunitense si è recata nel Paese del Pacifico per incontrare il primo ministro. Martedì la Cina ha firmato un accordo sulla sicurezza con le Isole Salomone. L’annuncio era stato diramato poche ore dopo la conferma della visita nell’arcipelago dei rappresentanti del governo americano, intenzionati a contrastare l’espansione militare cinese in quella zona di mondo.
Sparando le ultime cartuccie prima della GUERRA CIVILE negli USA, NAZIONE FALLITA da DECENNI
Che fine hanno fatto i documenti sull’efficacia dei vaccini? E ora per l’Aifa (querelata) si mette molto male. Questi documenti di fondamentale importanza (e stiamo usando un eufemismo) o non si trovano o non possono essere consultati, ammesso e non concesso che esistano realmente a questo punto. A pensar male si fa peccato ma spessi ci si azzecca, ed ecco che se allora i requisiti di efficacia ed efficienza vengono a mancare, tutto cade come un grande e mal costruito castello di carte. Ma l’assurdità più grossa è stata proprio la giustificazione dell’EMA. L’Agenzia europea per i medicinali, dopo aver tergiversato per mesi e fatto addirittura intendere che non sapesse di cosa si stesse parlando, ha portato tre giustificazioni. Giustificazioni che però gli avvocati hanno già confutato, ritenendole del tutto irrilevanti. La più clamorosa? EMA non avrebbe individuato “nessun interesse pubblico prevalente che giustifichi la divulgazione dei documenti richiesti e che prevalga sulla tutela dell’interesse sopra individuato”. https://www.ilparagone.it/attualita/che-fine-hanno-fatto-i-documenti-sullefficacia-dei-vaccini-e-ora-per-laifa-querelata-si-mette-molto-male/