Draghi pronto al capolavoro: accusare Conte e Salvini, che notoriamente contano zero, degli insuccessi totali del suo governo

L’ombra sovranista francese preoccupa anche Draghi. Che ora teme Salvini e Conte.

Il premier, che sarà oggi in Algeria per trattare sul gas, è convinto che le mosse di Lega e M5S possano saldarsi rendendo ingestibile il governo

Sono passati 47 giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina, e oggi, tra l’emergenza energetica, le discussioni sul gas russo e l’incrinarsi dei rapporti con il leader russo Vladimir Putin, il premier Mario Draghi risulta essere “schiacciato” come non mai. E il pressing sul Presidente del Consiglio arriva proprio dall’interno. Sono Giuseppe Conte e Matteo Salvini che, alla luce di quanto sta accadendo sia in Italia che all’estero, avanzano richieste non da poco e criticano aspramente alcune scelte del Governo. 

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Mano a mano che il conflitto tra Kiev e Mosca va avanti e, invece che affievolirsi, si fa sempre più intenso, Mario Draghi deve fare i conti con questioni infuocate. Si va dall’emergenza energetica, all’aumento dei prezzi del gas, agli scostamenti di bilancio fino all’aumento delle spese militari. Tutti temi a proposito dei quali per il premier sembra impossibile arrivare a compromessi con i partiti di maggioranza. In particolare ad avanzare dubbi (ma anche critiche) sull’operato del Governo sono i numeri uno di M5s e Lega.

Il leader pentastellato ed ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è di recente scontrato con Mario Draghi sull’annosa questione delle spese militari. Se da una parte il Governo infatti spinge per aumentarle, dall’altra l’ex premier, insieme ai big del Movimento 5 Stelle e a molti della maggioranza, si dice totalmente contrario. E con lui altri milioni di italiani. “Sì al Dl Ucraina ma no all’aumento al 2% del Pil delle spese militari”, aveva detto Conte nei giorni prima dell’approvazione in Senato del decreto.

E poi c’è Matteo Salvini che, giorno dopo giorno, è sempre più in pressing su Draghi. Il presidente del Consiglio incontrerà tra domani, martedì 12 aprile 2022, e dopodomani, mercoledì, i leader del centrodestra e non mancherà di certo il segretario della Lega. La discussione questa volta riguarderà la delega fiscale. “Siamo in questo Governo per tagliare le tasse – dice Salvini – e non è immaginabile aumentarle”.

Il leghista si presenterà nei prossimi giorni al vertice con Draghi forte delle sue convinzioni e a fargli da spalla ci sarà, con ogni probabilità, niente di meno che il partito di Silvio Berlusconi. Quali saranno le prossime mosse dell’ex ministro dell’Interno? Al momento non è dato saperlo ma Salvini, sostenuto dall’ala di Forza Italia più vicina al Carroccio, si limita a commentare: “Il governo fino al 2023? Me lo auguro davvero”.

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