L’inviato in Ucraina di Myrta Merlino è lo stesso omuncolo che si adoperò per far scagionare gli assassini del giornalista italiano ucciso in Donbass perché ritenuto scomodo dai nazisti di Kiev

di Giorgio Bianchì da Telegram

Riguardo all’intervista di ieri su La7, a L’aria che tira, ecco che scrive Giorgio Bianchi:

“La testa rasata di La7, di professione reggimicrofono, ha collaborato con Danilo Elia (giornalista Rai) e Olga Tokariuk (giornalista\militante per il governo di Kiev) per fare un documentario chiamato inizialmente “The Wrong Place” per cercare di scagionare il neonazista Markiv e tutto l’esercito ucraino per l’omicidio di Andrea Rocchelli.

Il documentario è stato girato in Ucraina con l’aiuto della guardia nazionale ucraina e nei titoli di coda addirittura si ringrazia il Ministro degli interni Avakov.
Sia la famiglia Rocchelli che la sentenza di secondo grado squalificano il documentario come inutile ai fini del processo.”

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” La faziosità, la malafede, lo squadrismo di queste trasmissioni sta superando ogni limite.
La menzogna è la loro cifra stilistica, in pubblico, così come in privato, quando prendono accordi.
E non mi dovrei nemmeno lamentare, perché, a loro dire, mi avrebbero concesso addirittura il lusso di “parlare”.

Per approfondire la questione di La7
https://www.oltre.tv/giorgio-bianchi-la7-reporter-guerra-propaganda/

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