Da Crisanti alla Viola, passando per Palù così i virologi di riciclano con la politica: un futuro da parassiti come premio per la fedeltà

Era facile immaginarlo. Finito lo stato d’emergenza, alcuni di quelli che sono divenuti i volti noti della pandemia hanno deciso di giocarsi la carta della politica, entrando a gamba tesa nelle elezioni amministrative in modo più o meno diretto. È questo il caso dei professori Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco, Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia all’Università di Padova, e Antonella Viola, direttore scientifico dell’Istituto di ricerca «Città della Speranza».

Giorgio Palù col centrodestra

Il primo fra tutti è stato proprio Giorgio Palù, già direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Ateneodi Padova, che il 19 marzo scorso si è esposto politicamente portando il suo sostegno alla candidatura come sindaco dell’ex numero uno degli industriali padovani, Francesco Peghin, appoggiato dall’intero centrodestra. La coalizione padovana aveva individuato comunque lo stesso Palù quale possibile candidato sindaco, salvo poi virare su Peghin.

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Il figlio di Crisanti col centrosinistra

Poco dopo è arrivato il turno (indiretto) di Andrea Crisanti. A prendere le redini dei giochi politici è stato il figlio 23enne Giulio, che correrà nella lista di Coalizione civica. Questa volta la bilancia pende più a sinistra e l’obbiettivo sarà supportare la ricandidatura del sindaco in carica, Sergio Giordani. A proposito del figlio Giulio il microbiologo ha detto: «la sua lista appoggia il sindaco, io non sapevo nulla, Giulio Eugenio non mi aveva detto nulla. Io l’ho saputo ieri sera dai rappresentati di lista». Il professore ha poi aggiunto: «Quello che posso dire è che con lui la lista si arricchisce di una persona di grande qualità e rigore morale».

Viola e la candidatura mancata?

Non erano chiare, invece , le intenzioni della professoressa Viola, originaria di Taranto, ma che nelle ultime settimane è stata intercettata più volte nei pressi di Palazzo Moroni, sede del Comune cittadino, per incontrare Giordani. Non si conosce il contenuto delle loro conversazioni ma è lecito pensare che si sia parlato, appunto, di amministrative e di politica, magari addirittura della candidatura della professoressa nella lista personale del sindaco.

I successivi chiarimenti

Lo scorso giovedì d’altronde, Antonella Viola ha chiarito la sua posizione tramite un post su Facebook, dicendo che: «Non sono candidata in nessuna lista e resto a servizio della città, del Paese e della scienza». Fatto sta che, proprio in questa lista, hanno di recente trovato spazio alcuni “grandi nomi”, che però poco hanno a che fare con la politica, come ad esempio l’ex presidente del Calcio Padova, Roberto Bonetto, e l’ex rugbista di Petrarca, Benetton, Stade Français e Nazionale, Mauro Bergamasco.

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  1. ” In Italia la politica la fanno persone molto scarse e per stare a galla creano problemi a tutti, a cominciare dalla comunicazione. Lo abbiamo visto con il voto per il Quirinale, il lunedì che son cominciate le votazioni sembrava se ne fossero accorti il giorno stesso che dovevano eleggere il Presidente della Repubblica. La gente che è lì è pagata dai cittadini, e se scrive un nome a vanvera, il mio, quello di Fiorello o di Amadeus, per farle un esempio, beh come cittadino mi sento preso in giro. Prendono 15mila euro al mese e dovrebbero avere la coerenza almeno di essere seri.” (Briatore 18/02/22)

  2. Altri Parassiti che mangiano pane a tradimento sulle spalle dei cittadini italiani poveri è alla fame !
    Se sei al servizio del regime dittatoriale italiano ti premiano!

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