“I morti delle ultime settimane sono tutti vaccinati” Crisanti rompe il muro di omertà e lancia una vera bomba contro Speranza, restrizioni e Green Pass

Il microbiologo Andrea Crisanti spara a zero sulle restrizioni anti covid in un’intervista rilasciata a La Verità: “Il virus è mutato e davanti alla sua infettività non c’è misura di contenimento che regga. Abbiamo i vaccini, liberalizziamo tutto”. Ma non solo. Crisanti espone anche i suoi dubbi sui conteggi nei bollettini covid, svelando un’agghiacciante verità su come vennero gestiti i dati dei decessi.

Non vale più la pena di applicare le restrizioni
Parola di Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di microbiologia molecolare all’università di Padova: il Covid «Ha un indice di infettività R0 che va da 12 a 15. Tipo il morbillo. Mi creda: con numeri di questo tipo non c’è misura di contenimento che funzioni. Quindi tanto vale non adottarle». Secondo il professore bisogna cercare di vaccinare quanta più gente possibile: «La priorità rimane sempre di proteggere i vulnerabili. Che, anche se vaccinati, vulnerabili rimangono. Infatti tutte le centinaia di morti che contiamo ogni giorno sono persone vaccinate ma fragili».

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È inutile continuare con le dosi
Crisanti espone anche i propri dubbi sul continuare ad imporre richiami vaccinali. “Continuare con le dosi non cambia moltissimo la situazione. Se fragile sei, fragile rimani. Se sei in età da lavoro, devi poter fare il lavoro agile in remoto. Se sei pensionato e soprattutto indigente devi essere economicamente sostenuto. Chi ti viene ad assistere per fare da badante deve farsi il tampone ogni volta che ti viene a trovare. Questo è il motivo per cui a metà gennaio dissi: liberalizziamo tutto adesso. Abbiamo invece aspettato tre mesi – sottolinea l’esperto – esattamente il periodo in cui l’immunità della vaccinazione e della guarigione inizia a diminuire. E infatti abbiamo l’aumento dei casi. Lo dissi chiaro. Più aspettiamo e più diventiamo suscettibili. Matematico”.

Come mutano le varianti rispetto ai vaccini
Crisanti prosegue con una disamina della motivazione secondo le quali un virus muta: “Dal punto di vista evolutivo la spinta principale è la riproduzione. Ma questo vale per qualsiasi organismo: dal virus al microrganismo per finire all’essere umano o alla balena. Qualsiasi cosa faciliti la riproduzione ha un vantaggio selettivo. Infatti, i virus con le successive varianti hanno coefficienti di riproduzione sempre più elevati. La spinta selettiva agisce in tal senso, dopodiché abbiamo introdotto una barriera». Quale barriera? Il prof continua precisando «Il vaccino. Con questo la percentuale delle persone suscettibili diminuisce. Le più fragili muoiono. Quelle che guariscono hanno una risposta immunitaria che contrasta il virus. Qui la spinta selettiva del virus si modifica. Non c’è solo la necessità di riprodursi, bensì quella di riprodursi in persone potenzialmente protette. Ed è per questo che il virus evolve in forme che non vengono riconosciute dai vaccini. La spinta è sempre la riproduzione”.

Omicron è meno forte
Sulla diminuzione della letalità dei virus durante la loro evoluzione il professore spiega che: “È un tema di grande interesse, il rapporto fra evoluzione e virulenza. Se il microrganismo per riprodursi deve fare un danno, non evolve verso forme non virulente. Se ne può fare a meno sì. Il parassita della malaria infetta l’uomo da quarantamila anni e non può evolvere verso forme non virulente”. L’esperto mette quindi il covid in relazione a questa spiegazione: “Ci sono margini di flessibilità. La variante Omicron è meno virulenta perché colpisce le vie aeree respiratorie superiori. Ed è quindi più facile uscire e contagiare altre persone. Quindi la riproducibilità si associa a una minore virulenza”.

I morti sono quasi tutti vaccinati
Crisanti continua parlando dei propri dubbi sulla coerenza e consistenza dei dati sui morti di Covid: “Il calcolo è facilissimo. Avevamo a dicembre 1.200 pazienti ricoverati in terapia intensiva. La permanenza media dura venti giorni. La probabilità di morire a questo stadio è del 50%. Seicento morti in venti giorni sono trenta al giorno”. Il giornalista de La Verità gli fa quindi notare che ne avevamo molti di più secondo i conteggi, così l’esperto risponde evidenziando che: “Gli altri erano tutte persone vaccinate e fragili. Problema purtroppo non sollevato perché si aveva paura che i no vax argomentassero che il vaccino non funzionava. L’Iss, sollecitato, alla fine ha dovuto chiarire. La maggior parte dei morti sono persone sopra gli 80 anni e al 97% vaccinate”.

Tra le virostar da salotto, Crisanti sembra da qualche tempo essere quello più critico rispetto ai dettami propagandistici del Governo e della stampa nazionale. In passato questo lo ha portato ad avere anche degli scontri con i suoi colleghi. In quest’occasione le dichiarazioni rilasciate sono abbastanza scottanti, sia per quanto concerne l’analisi sulle restrizioni, sia su come vennero gestiti i bollettini covid.

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  1. ” Gli altri erano tutte persone vaccinate e fragili. Problema purtroppo non sollevato perché si aveva paura che i no vax argomentassero che il vaccino non funzionava. L’Iss, sollecitato, alla fine ha dovuto chiarire. La maggior parte dei morti sono persone sopra gli 80 anni e al 97% vaccinate”.

    Attendiamo replica del Min. Speranza che nonostante la fine dell’emergenza mantiene le restrizioni e obbligo vaccinale. Intanto l’opposizione commenta solo sui social (vedi messaggio di oggi della Meloni), invece di chiamare la gente in piazza…

  2. Messaggio Facebook Meloni.

    “Finisce oggi, dopo più di due anni, lo stato d’emergenza legato alla pandemia, ma il Governo continua a imporre l’utilizzo del green pass e del super green pass in numerosi contesti. Invece di ammettere il suo conclamato fallimento, Speranza continua immotivatamente a vessare gli italiani, quasi al limite della tortura psicologica. Ora basta, il green pass non va cambiato o attenuato, va abolito. Definitivamente”.

    Meloni, come mai il tuo partito non si fa promotore di una manifestazione Nazionale?..Come scriveva LaVerità, il governo preferisce i “contestatori” su web piuttosto che in piazza… E temo abbia ragione quel utente nel dire che voi siete la stampella del governo..Un opposizione blanda e farlocca, aggiungo io.

  3. io non avevo alcun dubbio
    riepilogando, in Italia sotto i settanta anni,
    dato medio anni 2015/2019 = 107.471; anno 2020 = 113.332; anno 2021 = 113.956
    tra l’anno 2020 e il 2021 inoltre non si sono evidenziati miglioramenti ma un lieve peggioramento, con decessi totali 113.332 nel 2020 contro i 113.956 nel 2021 anno del vaccino;
    dei decessi totali per “covid” ne contiamo 10.496 nel 2020 e 10.599 nel 2021 e, a fine febbraio 2022 nonostante l’attuazione della dose booster ne risultano già ulteriori 2.664;
    cito questi numeri per dimostrare che al netto dei decessi covid otteniamo uno strabiliante risultato di:
    media anni 2015/2019 = 107.471; anno 2020 = 102.836; anno 2021 = 103.357.
    e aggiungo solo che nel 2015 i decessi totali furono 112.543 … fu anno di pandemia??
    avete capito come si devono leggere i numeri ??

    1. La pandemia è farlocca, questo è certo, ma molti sono morti per le cure altrettanto farlocche e per i sieri mortali. Basta guardare l’audizione al senato del professor Donzelli, li i numeri li spiega in modo chiaro, oppure l’intervento del convegno a Roma di inizio gennaio.

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